La spiegazione di Coletta

Sanremo 2022: perché i cantanti possono non essere vaccinati

"La Rai segue le leggi nazionali", ribatte il direttore di Rai1. Rabbia di Molendini.

Sanremo 2022: perché i cantanti possono non essere vaccinati
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Sanremo è (anche) polemica, guai se così non fosse. Le querelle che ogni anno affollano il Festival sono benzina preziosa che alimenta il suo successo. Appurato ciò, nella prima serata di Sanremo 2022, Amadeus ha fatto il botto - per la gioia degli sponsor - ma non ha schivato le critiche. C'è chi si chiede, infatti, per quale motivo la Rai abbia concesso ai cantanti di gareggiare senza obbligo vaccinale.

Sanremo 2022: la polemica sull'obbligo vaccinale dei cantanti

Nessun obbligo di vaccino per i cantanti in gara al Festival di Sanremo 2022, a meno che non abbiano più di 50 anni e ricadano dunque nell'obbligo di legge previsto dal Governo:

"La Rai segue le leggi nazionali" ribatte così Stefano Coletta, direttore di Rai1, dalla sala stampa del Casinò di Sanremo, a chi gli fa presente la questione.

Allo stesso modo il teatro Ariston si collega alle norme generali previste per i teatri, con la piena capienza, il super green pass e le mascherine Ffp2. La selezione degli artisti sul palco non può essere dirimente distinguendo vaccinati e no Nax: si tratta di dati sensibili, che la Rai non può chiedere, ha ulteriormente precisato Coletta.

Attenendosi a questo schema si deduce, quindi, che quantomeno gli artisti in gara che hanno superato i 50 anni sono sicuramente vaccinati. Parliamo dunque di Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Iva Zanicchi e Donatella Rettore. Sugli altri, invece, aleggia (a questo punto) il mistero.

La stilettata di Molendini

Non concorda con questa modalità operativa il giornalista e critico Marco Molendini che, attraverso i suoi social, punge:

"Sanremo repubblica libera? Tutti gli italiani sono obbligati al Green pass tranne chi canta a Sanremo. Ma chi ha autorizzato la Rai?".

I protocolli Rai

Cosa prevede il protocollo Rai:

  • obbligo di indossare sempre la mascherina FFP2;
  • obbligo di igienizzazione delle mani;
  • obbligo di distanziamento di almeno 1,5 metri;
  • obbligo di distanziamento di almeno 2 metri nelle aree per fumatori;
  • divieto di autografi, foto e selfie con gli artisti per evitare assembramenti;
  • obbligo di monitorare il proprio stato di salute, rimanendo nel proprio alloggio in caso di malessere e di sintomi riconducibili al Covid, segnalando la cosa tempestivamente;
  • rispetto degli affollamenti massimi consentiti nei locali all’interno e all’esterno del complesso produttivo;
  • Green pass base e un tampone antigenico o molecolare effettuato entro le 48 ore precedenti per accedere all’Ariston (ecco quanto costano i biglietti).

Obblighi degli artisti:

  • tampone rapido all’arrivo e ogni 48 ore;
  • durante le prove è consentito l’accesso a un solo discografico, a un solo accompagnatore e un solo fonico;
  • mascherina FFP2, da indossare sempre: la chirurgica è consentita per il tragitto dal camerino al palco, al fine di non danneggiare il trucco;
  • interviste fuori dall’Ariston da svolgere preferibilmente da remoto;
  • consumazione di cibi, bevande e trasferimenti devono avvenire in sicurezza;
  • la casa discografica dovrà fornire alla Rai, ogni giorno, il tracciamento dei movimenti (tragitto, orari, targa del veicolo, presenze al suo interno e nome dell’autista);
  • in hotel vanno seguite le procedure anti-contagio (quindi, evitare di attirare la curiosità dei passanti e invito a pranzare da soli, anche in camera, evitando locali affollati).
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