Parla il presidente Silb-Fibe

Discoteche chiuse altri 10 giorni, il sindacato: "Dall'11 febbraio riapriremo senza se e senza ma"

Maurizio Pasca, segretario generale del settore, ha commentato il prolungamento delle chiusure fino al 10 febbraio e ha annunciato che, oltre quella data, non si transigeranno ulteriori restrizioni.

Discoteche chiuse altri 10 giorni, il sindacato: "Dall'11 febbraio riapriremo senza se e senza ma"
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Alla fine è andato tutto come previsto: il primo Consiglio dei Ministri a seguito della "pausa quirinalizia", che ha ri-eletto Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, oltre a prorogare l'obbligo di mascherina all'aperto, ha deciso di prolungare di altri dieci giorni la chiusura delle discoteche. I locali da ballo quindi, in virtù del nuovo provvedimento, dovranno tenere le porte chiuse e le serrande abbassate fino al prossimo 10 febbraio 2022. Deadline stabilita e fissata, oltre alla quale, afferma Maurizio Pasca, presidente Silb-Fibe (sindacato del settore) non si andrà per alcuna ragione:

"Siamo il settore più colpito dalle restrizioni. Per due anni siamo stati chiusi. Ora riapriremo senza se e senza ma a partire dall'11 febbraio!".

Maurizio Pasca (Silb-Fibe): "Siamo il settore più colpito dalle chiusure"

Ora è ufficiale. L'ultimo Consiglio dei Ministri ha deciso di mantenere ancora cautela per quanto riguarda la situazione delle discoteche: il provvedimento del Governo ha prorogato di altri dieci giorni, quindi fino al prossimo 10 febbraio 2022, la chiusura di tutte i locali da ballo, al fine di capire in che modo si svilupperà la pandemia da Covid-19. Una nuova "mazzata" per gli operatori del settore, che dopo aver perso gli incassi di Capodanno, dovranno rinunciare ad altri giorni di aperture.

Riguardo al prolungamento delle chiusure, abbiamo chiesto il parere di Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fibe, sindacato delle discoteche e dei locali da ballo.

"Il Governo ha slittato di ulteriori dieci giorni la riapertura di discoteche e locali da ballo. Dopo il Decreto Natale che ne aveva imposto la chiusura dal 30 dicembre 2021 fino al 31 gennaio 2022, si è voluta ancora mantenere cautela per capire come si evolverà la pandemia, ma ora siamo arrivati veramente allo stremo".

Il segretario generale di Silb-Fibe, con un tono di voce a metà tra la rabbia e il rammarico, trae un bilancio di quanto accaduto in questi due lunghissimi anni:

"Tra tutti i settori lavorativi, siamo quello più colpito dalle chiusure. Abbiamo affrontato un periodo difficilissimo: due lunghissimi anni di chiusure per tutti i locali, tranne la parentesi tra luglio e 17 agosto 2020, dove però ha potuto solo aprire una piccola percentuale delle discoteche. L'80% degli esercizi del settore è chiuso da due anni e non ha potuto fare altro che contare su ristori non all'altezza della situazione di crisi".

"I ristori elargiti non sono stati sufficienti"

Riguardo ai ristori elargiti dal Governo, il presidente Pasca è stato chiaro:

"I ristori che il governo ci ha dato non sono per nulla sufficienti a compensare le perdite che ha ogni singolo locale. Stiamo parlando di 2.3/2.5 mila locali che hanno ricevuto solo 80 milioni di euro di ristori. Una sproporzione notevole rispetto anche a quanto hanno ricevuto altri settori come quello del cinema, per cui è stato messo sul piatto 1 miliardo di euro. Ogni discoteca e ogni locale da ballo, anche da chiuso, ha circa 15/20mila euro mensili di costi tra affitti, utenze e tasse. Senza un vero aiuto economico tante attività hanno dovuto chiudere e tante ancora rischiano di farlo".

"Dall'11 febbraio riapriremo senza se e senza ma"

Sulla deadline del 10 febbraio 2022, infine, il presidente di Silb-Fibe è risolutivo:

"Credo che non ci sia stata alcun vero motivo di arrivare a prolungare così di tanto la chiusura del nostro settore. Queste restrizioni hanno portato solo all'aumento dell'abusivismo, come si è potuto vedere quest'estate anche tramite i video che giravano sui social network: si è ballato dappertutto in luoghi non a norma e non controllati. Il Governo ha gestito malissimo questa situazione".

Il presidente Pasca, infine, per quanto riguarda la riapertura dell'11 febbraio 2022, è intransigente:

"Con le norme stabilite nel decreto dell'11 ottobre 2021 le discoteche potevano tranquillamente restare aperte. Riduzione della capienza al 50%, sanificazione dei locali e obbligo di Green Pass: tutto è estremamente controllato e sicuro. Per quale ragione poi ora ogni altro settore è aperto con limitazioni e noi dobbiamo restare ancora chiusi? Dal prossimo 11 febbraio 2022, noi riapriremo senza se e senza ma!".

Alessandro Balconi

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