nuovi strumenti nella lotta al virus

Via libera a Paxlovid, pillola Pfizer contro il Covid da prendere entro i primi cinque giorni

A Cremona distribuite le prime dosi di Pfizer già allungato e pronto per la somministrazione. In Piemonte oltre 144 trattamenti nell'ultima settimana con Molnupiravir.

Via libera a Paxlovid, pillola Pfizer contro il Covid da prendere entro i primi cinque giorni
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Altre armi per contrastare il Covid. Oggi, giovedì 27 gennaio 2022, Ema ha approvato l'utilizzo di Paxlovid, la pillola anti-virus prodottta da Pfizer. Intanto in Italia Lombardia e Piemonte fanno da apripista sotto il fronte delle cure contro il Covid e quello vaccinale. E' infatti   a Cremona  che fanno capolino i primi "esemplari" di vaccino Comirnaty, che noi tutti conosciamo meglio come Pfizer, dal nome della casa farmaceutica produttrice, già diluiti. Mentre, sotto l'egida in Piemonte si registra un vasto utilizzo della pillola anti Covid, Molnupiravir della Merck, di recente introdotta sul mercato.

Approvata la pillola anti Covid di Pfizer

L'Agenzia europea del farmaco, oggi, giovedì 27 gennaio 2022, ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per il Paxlovid, il farmaco anti-Covid per via orale prodotto da Pfizer. Si aggiunge dunque un prezioso strumento all'arsenale di quelli già in uso nella lotta al virus.

Il medicinale è raccomandato per il trattamento del Covid negli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e ad alto rischio che la malattia diventi grave. Negli studi presi in considerazione, si legge in una nota dell'Ema, il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri o i decessi nei pazienti che hanno almeno una condizione che li mette a rischio di Covid grave.

La maggior parte dei pazienti nello studio è stata infettata dalla variante Delta. Sulla base di studi di laboratorio, si prevede che la pillola sia attiva anche contro Omicron e altre varianti. Il profilo di sicurezza di Paxlovid, prosegue l'agenzia, è stato favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi. L'Ema ha concluso che i benefici del medicinale sono maggiori dei suoi rischi per l'uso approvato e ora invierà le sue raccomandazioni alla Commissione europea per una decisione rapida applicabile in tutti gli Stati membri dell'Ue.

 

Il Piemonte fra le prime regioni a utilizzare la pillola anti Covid

In tema di pillole anti-Covid, poi, il Piemonte si sta  distinguendo per essere fra le prime regioni a fare largo utilizzo della pillola anti Covid.

"Con 144 trattamenti nell'ultima settimana il Piemonte si posiziona tra le prime tre regioni italiane per utilizzo della terapia in cui abbiamo creduto fin dall'inizio e che dimostra l'impegno costante della nostra regione nel cercare e utilizzate ogni arma a disposizione nella lotta contro il Coronavirus".

Ad annunciarlo, su Facebook, il presidente della Regione, Alberto Cirio, in riferimento all'utilizzo del nuovo medicinale.

Molnupiravir: il farmaco in sintesi

Il farmaco a cui Cirio fa riferimento è il Molnupiravir della Merck. Approvato il 22 dicembre 2021 dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), il nuovo farmaco antivirale contro il Covid-19 (il cui nome commerciale è Lagevrio) impedisce al virus di moltiplicarsi all’interno dell’organismo della persona contagiata. Può risultare utile per quelle categorie di persone che non possono essere vaccinate o che non rispondono bene all'immunizzazione, ma non esclude né sostituisce la vaccinazione, che invece agisce sul sistema immunitario rendendolo in grado di difendersi in modo autonomo dalle forme più gravi dell’infezione virale.

È destinato a soggetti con malattia lieve-moderata, che presentano almeno un fattore di rischio associato all'evoluzione verso forme severe di Covid-19. Se assunto in tempi brevi (entro i primi cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi) serve a prevenire oltre il 30 per cento dei casi gravi - e quindi dei ricoveri - tra coloro che risultano positivi al virus. Il trattamento farmacologico ha un’efficacia relativa e una durata d’azione limitata nel tempo (in pochi giorni viene metabolizzato e scompare dall'organismo).

La prescrizione può essere effettuata solo dagli infettivologi o medici riconosciuti e abilitati dalla Regione cui seguirà la distribuzione del farmaco all’unità operativa o al paziente (solo in caso di cure domiciliari), disponibile solo presso la farmacia ospedaliera.

Il siero Pfizer già diluito

Forse non tutti sanno che l’attuale formulazione concentrata di Comirnaty, il Vaccino di Pfizer-BioNTech contro il Covid, richiede diluizione prima della somministrazione. E' disponibile in confezioni da 195 flaconcini (1.170 dosi) e può essere conservata a 2-8 C, per un massimo di un mese. Attualmente negli hub vaccinali si procede dunque alle operazioni di diluizione, prima dell'inoculazione.

Recentemente l’Ema ha approvato una nuova formula pronta per l’uso che non richiede diluizione prima della somministrazione; disponibile in confezioni da 10 flaconcini (60 dosi), che può essere conservata a temperatura frigo 2-8 C fino a 10 settimane.

“Queste differenze forniranno migliori opzioni di stoccaggio, trasporto e logistica per la distribuzione e la somministrazione del Vaccino. La nuova formulazione sarà disponibile in un lancio graduale a partire dall’inizio del 2022” aveva spiegato l’Ema in una nota poche settimane fa.

Ed è stata di parola. Come racconta Prima Cremona, mercoledì 26 gennaio 2022, l'Asst Cremona ha annunciato l'arrivo della formulazione diluita del siero, attraverso la consegna di 48 scatole presso la Farmacia aziendale, che serviranno per 2.880 dosi.

Il flacone ha il tappo grigio, per distinguere le fiale da quelle a formulazione non diluita (viola) e da quelle destinate all’uso pediatrico (arancio).

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