Nuova sintomatologia

Aumentano nei Pronto soccorso pazienti con sintomi da Covid, ma negativi ai tamponi

La preoccupante ipotesi è che i "negativi col Covid" siano in realtà stati positivi asintomatici e che la polmonite sia subentrata una volta negativizzati.

Aumentano nei Pronto soccorso pazienti con sintomi da Covid, ma negativi ai tamponi

Una nuova sintomatologia si sta presentando in maniera sempre più ricorrente negli ospedali: pazienti che arrivano al Pronto Soccorso con sintomi da Covid ma sono negativi ai tamponi. Come è possibile?

Pronto soccorso: sintomi da Covid, ma tampone negativo

L’allarme arriva dal Veneto, dove i medici che nelle ultime settimane si sono ritrovati a fare i conti con un numero crescente di questi casi hanno già fatto prime ipotesi.

Li chiamano “negativi col Covid” oppure anche “Covid like”: questi pazienti hanno polmoniti avanzate e scarsa saturazione nel sangue, classici sintomi del contagio da coronavirus.

Il personale medico è inizialmente rimasto spiazzato ma, dopo aver visto diversi casi, i medici hanno ipotizzato una spiegazione.

Enrico Bernardi, primario del Pronto soccorso di Treviso, ha dichiarato davanti alle telecamere Rai:

“Hanno tutti le stesse caratteristiche cliniche del Covid-19, solo che non risultano mai positivi al tampone, però risultano positivi agli anticorpi. Hanno acquisito quindi l’infezione in qualche momento e sviluppato la polmonite, che è il sintomo più grave e la responsabile della mortalità”.

L’ipotesi quindi è che i pazienti siano stati positivi asintomatici e che la polmonite sia subentrata una volta negativizzati.

Pazienti a rischio di contagio involontario

Il fenomeno non va sottovalutato, nella presunta fase di positività – con ogni probabilità vissuta dai pazienti in modo totalmente asintomatico – le persone sono positive e potenzialmente contagiose pur ignorando di avere il virus. Ed è così che potrebbero aver involontariamente diffuso il Covid.

“La capacità di diffusione è proprio legata al fatto che le persone non sappiano di avere la malattia. Questo virus è furbo e riesce a mantenere il paziente asintomatico per lunghi periodi.”

Ha concluso Bernardi.

La prevenzione resta la via maestra: necessità di eseguire tamponi frequenti anche se non si percepiscono i sintomi. Questo non soltanto per evitare di diffondere il contagio, ma anche per non ritrovarsi negativi ma con sintomi.