i dati dell'iss

Chi è guarito può prendere ancora il Covid? Con Omicron è più frequente. Ecco in quanti casi capita

La nuova variante ha aumentato i casi di reinfezione, che però sembrano più lievi.

Chi è guarito può prendere ancora il Covid? Con Omicron è più frequente.  Ecco in quanti casi capita
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In chi è guarito dal Covid subentra in maniera inconscia una sorta di sensazione di "immunità". Una reazione probabilmente normale, dopo aver passato giornate chiuso in casa (chi è stato fortunato, e non è finito in ospedale), data anche la consapevolezza di avere un buon numero di anticorpi (oltre al Super Green pass). Ma anche chi è guarito può infettarsi di nuovo, e con Omicron la possibilità è più alta.

Se sono guarito posso riprendere il Covid?

La possibilità di reinfettarsi c'è. Lo dicono i fatti e lo certifica anche l'ultimo rapporto dell'Istituto superiore di sanità, che dice che dal 24 agosto 2021 al 9 gennaio 2022 le persone che si sono reinfettate sono circa 108.000, pari al 2,7% dei casi. Un dato in crescita nell'ultimo periodo: nell'ultima settimana sono state il  3,2%. A giocare un ruolo fondamentale nella crescita dei casi è senza dubbio la variante Omicron. Come testimonia la crescita dei casi dopo la comparsa della variante sudafricana.

Con Omicron è più frequente

Lo testimonia anche l'Imperial College di Londra, che in uno studio certifica come il contagio post-guarigione con la variante sudafricana sia circa cinque volte più frequente rispetto alle precedenti "versioni" del virus  (qui lo studio). E' possibile - ma è tutto da dimostrare - che chi ha sviluppato la variante Delta in passato ha anticorpi che faticano maggiormente contro Omicron, anche se mancano studi specifici per affermarlo con certezza. Anche se diversi esperti concordano sul fatto che contagiarsi due volte con la medesima variante sia un evento raro. Altri sottolineano che è possibile un contagio con Omicron da parte di chi si è infettato con Delta, ma con effetti meno impattanti a livello di ospedalizzazione e decessi.

 Chi si reinfetta di più

Non c'è una categoria di persone che si reinfetta di più, anche se i dati dell'Iss offrono comunque un quadro di massima. Secondo il report i casi tra i non vaccinati tra metà dicembre e metà gennaio sono circa 21.000, mentre sono  2.800 quelli  tra i vaccinati con almeno una dose al momento della prima diagnosi e 65.000 quelli tra coloro che hanno ricevuto il vaccino dopo il primo dei contagi.

A rischiare particolarmente sono gli operatori sanitari, più che altro perché vivono costantemente a contatto con il virus. Non è un caso che le organizzazioni sindacali abbiano in più occasioni sottolineato l'incremento dei contagi nella categoria. Le reinfezioni sono state oltre 4.000  in un mese, a fronte di 37.000 prime diagnosi (nel resto della popolazione l’Iss ha calcolato 72 mila reinfezioni a fronte di 2 milioni di prime diagnosi).

Osservando le fasce di età, si sono ammalati di nuovo soprattutto  i 20-39enni (39% del totale), seguiti dai 40-59enni (34%). A livello geografico, invece, la maggioranza dei casi è avvenuta al Nord, con il 74% dei casi.

 

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