LO SCENARIO

Se Omicron la prenderanno tutti, che senso ha andare avanti con distanziamento e mascherine?

Tre risposte possibili.

Pubblicato:
Aggiornato:

Se Omicron la prenderanno tutti, che senso ha andare avanti con distanziamento e mascherine?

Sta cambiando, la narrativa sul Covid. In meno di un mese è effettivamente successo di tutto: prima di Natale non si sapeva nemmeno dell'esistenza di Omicron e adesso facciamo i conti con migliaia di contagi giornalieri in tutta Europa e, da noi, con punte attorno ai 400 morti. La nuova variante ha sparigliato tutto.

E se finora gli esperti ci davano comunque sicurezze, fa notizia, ad esempio, che nell'appuntamento settimanale col professor Burioni a Che tempo che fa, l'ultima domenica il noto virologo abbia metaforicamente allargato le braccia, sentenziando:

"Lo prenderemo tutti, bisogna solo scegliere se da vaccinati o da non vaccinati".

Omicron per tutti: hanno ancora senso mascherine e distanziamento?

Il che colpisce, dopo due anni passati cercando di dare rinforzi positivi, suggerendo il modo più opportuno per usare le "armi" a disposizione, ovvero mascherine, distanziamento, vaccini, etc.

E viene automaticamente naturale una considerazione: ma se Omicron la prenderanno tutti, che senso ha andare avanti con distanziamento e mascherine, per esempio?

Proviamo a da dare qualche risposta.

Prima risposta: perché non è ancora finita

Intanto una premessa fondamentale è ben sintetizzata dalle parole pronunciate mercoledì 19 gennaio 2022 dal direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus:

"Omicron può essere in media meno grave, ma la narrativa che si tratti di una malattia lieve è fuorviante, danneggia la risposta generale alla pandemia, che non è affatto finita: con l'incredibile crescita di Omicron a livello globale, è probabile che emergano nuove varianti".

Insomma, se all'inizio dell'emergenza pensavamo a un futuro in cui avremmo detto "Ti ricordi ai tempi del Covid....", sinora ci siamo dovuti abituare a una pandemia "a corrente alternata", con alti e bassi. Del resto, lo ripetiamo, in autunno col Covid abbiamo convissuto senza troppi scossoni, sono solo poche settimane che è cambiato tutto (e forse cambierà ancora, almeno guardando all'Inghilterra, il cui scenario ci precede sempre nel tempo).

Seconda risposta: c'è ancora la Delta

"Stanno esagerando, il virus non è più così forte e non colpisce più i polmoni".

Questa è l'opinione di molti. Ma ci si dimentica di un fatto non secondario: la variante Delta c'è ancora, e non è esattamente una passeggiata. Anzi, è tuttora la responsabile di gran parte dei ricoveri nelle terapie intensive.

Terza risposta: la matematica

Anche se Omicron spedisce in rianimazione una percentuale molto più piccola di persone, essendo così contagiosa (dieci volte la Delta, che a sua volta era sei volte la Alpha), parliamo in ogni caso di numeri tanto importanti da risultare non compatibili, nella peggiore delle ipotesi, con la capacità del nostro Sistema sanitario nazionale di farvi fronte. E nella migliore, ci saranno lo stesso moltissimi malati di altre patologie che non potranno essere curati al meglio a causa della pressione sui reparti.

E' vero che ci sono altri comportamenti poco virtuosi, oltre alla scelta di non vaccinarsi, come la dipendenza da fumo o alcol ad esempio. Ma causano problemi di salute ormai generalmente metabolizzati e sostenibili: non ha invece precedenti l'impatto sul Sistema sanitario che ha il Covid, e uno Stato fa un ragionamento di sistema.

Che cosa succederà?

E’ impossibile prevederlo, ovviamente. Si dice che il virus diventerà endemico. Ma cosa vuol dire?

Endemicità significa che il virus continuerà a circolare, ma con un impatto gestibile. Una malattia è tecnicamente endemica se la trasmissione rimane entro un "r con t" pari a 1: una persona infetta in media contagia un’altra persona, in assenza di misure di contenimento.

Ma questo non significa automaticamente una convivenza "pacifica": si fa spesso l'esempio della malaria, che nella fascia tropicale uccide ogni anno comunque ben 600mila persone.

Bisognerà vedere come si evolverà il virus e se spunteranno nuove varianti: Omicron potrà essere scalzata solo da una più trasmissibile o più capace di sfuggire all’immunità, ma non è detto che i suoi effetti siano necessariamente più lievi.

Lo scenario è quello di un’infezione che non andrà più via del tutto.

A meno che a ridurne drasticamente l'impatto globale concorrano fattori come:

  • un vaccino universale monodose che valga su tutte le varianti (che ancora non c'è)
  • farmaci antivirali efficaci, sicuri e a basso costo (se ne attendono di nuovi)
  • vaccinare su larga scala anche i Paesi meno sviluppati (c'è ancora tanta strada da fare)

E infine, oltre alle "armi base" mascherine e distanziamento, migliorare strutturalmente anche la ventilazione meccanica controllata nei luoghi al chiuso e abbattere così il rischio di contagio fino a una soglia paragonabile a quella degli spazi all'aperto.

daniele.pirola@netweek.it

Seguici sui nostri canali