John Malkovich gira un film a Venezia, ma non trova un hotel perché senza Green pass
La legge è uguale per tutti: puoi essere il campione più titolato di tennis, oppure un grande attore americano... ma senza Green pass non si entra in hotel. E dopo quanto accaduto a Novak Djokovic, protagonista di una chiacchierata "telenovela" in Australia, lo stesso destino è capitato a John Malkovich, "rimbalzato" da un albergo di Venezia perché sprovvisto di certificazione verde.
L'attore John Malkovich a Venezia senza Green pass: "rimbalzato" dall'hotel
Il caso Djokovic è ormai arcinoto. Lo sappiamo tutti, il tennista è stato fermato prima di entrare in Australia per gli Open... ed è scoppiata una vera e propria bufera, si sono creati schieramenti, da un lato chi protegge il campione serbo, dall'altra chi lo accusa. Insomma, nulla di nuovo. Ma quello che è successo a Venezia, seppure sia molto simile a quanto avvenuto nella terra dei canguri, ha qualcosa di differente.
Come racconta Prima Venezia, c'è sempre un rifiutato, per così dire, un vip, un grande attore americano, John Malkovich, che si è visto chiudere la porta in faccia da un prestigioso hotel veneziano. Il motivo? L'attore non ha il green pass rafforzato. Elementi simili, dunque, ma anche qualche sfumatura che rende le due vicende, per certi versi, differenti.
L'hotel non lo vuole perché è senza Green pass
Partiamo dall'inizio. L'attore si trova a Venezia per girare alcune scene di una serie che è un omaggio al film dedicato a Tom Ripley. A dirigere la troupe c'è il regista Steven Zaillian, che ha scelto come location alcune delle più famose della Serenissima: San Marco, campo San Polo, ponte dell'Accademia, Stazione Santa Lucia. Insomma, luoghi super famosi, ma che torneranno simili agli anni '50, periodo in cui è ambientata la storia.
Per Malkovich, che lo ricordiamo, è stato tra i protagonisti di The new Pope di Sorrentino, lo staff aveva prenotato una suite all'Hotel Danieli, location storica della Serenissima.
Il problema è che Malkovich non era in possesso del Super Green pass. E dunque, anche se è un Vip internazionale, non ci sono stati trattamenti di favore: è stato messo alla porta. Secondo fonti della produzione, citate dall’Ansa, Malkovich avrebbe avuto il Super green pass ma sarebbe scaduto. Per questo l’app VerificaC19 non avrebbe dato l’ok.
E quindi è stato necessario trovare una soluzione alternativa: si è ripiegato dunque per una casa privata. Sicuramente all'altezza degli standard del divo...
Focolaio nella troupe
Ma non è stata l'unica difficoltà per la produzione: a complicare la situazione poi si è verificato un ampio focolaio tra gli operatori e gli attori del film, che potrebbe complicare decisamente il soggiorno veneziano.
La troupe è seguita passo passo da un team sanitario privato che effettua tamponi a raffica tra i membri dello staff. Una settimana fa gli assenti per Covid, spiega Ansa, hanno sfiorato il centinaio. Più o meno come era accaduto, sempre a Venezia, per le riprese di Mission Impossible 7 con Tom Cruise, nell'autunno del 2020.