Covid, la curva dei contagi si sta appiattendo. Zaia: “Questa è la settimana cruciale”| + 6.381 positivi| Dati 17 gennaio 2022
L’assessore Lanzarin e Flor sono positivi asintomatici, entrambi con terze dosi.
Nuovo aggiornamento con il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sull’andamento della pandemia Covid.
Il bollettino
I tamponi molecolari sono 8.701.125, i tamponi rapidi sono 15.009.899. Il totale dei tamponi dal 21 febbraio sono 23.7011.024, nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 6.381, trovati con 50.302 tamponi, che danno un’incidenza del 12,69%. Il totale di positivi da inizio pandemia è di 887.888, i positivi oggi sono 256.274, i ricoverati totali sono 1971 (+38), divisi in 205 (+7) in terapia intensiva e 1766 (+31) in area non critica. L’attività ospedaliera extra Covid occupa 270 posti in terapia intensiva con quasi 500 terapie intensive attive in Veneto in questo momento. Decessi 12.753 (+28), dimessi 26.665. Riguardo il bollettino il Governatore ha esposto alcune considerazioni:
“E’ innegabile che da qualche giorno, tocchiamo ferro, sembra ci sia una fase di plateau, che la curva si sia raffreddata e appiattita da 5-6 giorni. Di certo è che questa settimana è quella cruciale, abbiamo un dato nella sua negatività che è positivo, allora 200 persone in terapia intensiva non sono una passeggiata dall’altro lato però c’è da dire che da 10 giorni siamo lì attorno alle 200 unità questo è un bel segnale perché è chiaro che il vaccino ha fatto il suo lavoro. Penso che possiamo dire di aver scontato i bagordi delle feste di Natale, nella contabilità sanitaria il paziente che entra oggi è distante dal Natale e dalle feste dell’ultimo dell’anno. L’assessore Lanzarin e Flor sono positivi asintomatici, entrambi con terze dosi, mi hanno pregato di comunicarlo”.
Giro di boa?
Il presidente Zaia ha sottolineato:
“Dobbiamo cercare di capire se questa settimana potrebbe rappresentare il giro di boa. Abbiamo il 25% dell’occupazione in area medica e le terapie intensive in al 20%, Rt è 1,31, incidenza 2403 su 100mila. Se fossimo stati a febbraio 2020 con questa incidenza avevamo una strage, oggi è un’altra storia”.
Proseguono gli open day vaccinali
Sono molti i cittadini che stanno prendendo parte agli open day vaccinali del fine settimana e, a tal proposito, il presidente della Regione Veneto ha spiegato:
“E’ uno scenario che cambia, abbiamo fatto 38mila vaccinazioni ieri, di booster abbiamo fatto 2milioni 339mila dosi. La copertura vaccinale dei veneti è dell’88,6%, il nostro obiettivo è del 90% e ben presto lo raggiungiamo. Dai conti che abbiamo fatto, siamo fiduciosi che per metà febbraio dovremmo averlo raggiunto se continuerà così. Funzionano gli open day del fine settimana e annuncio che li continueremo a fare. Abbiamo molti genitori che fanno la prima dose assieme ai propri figli”.
Omicron e Delta, non manca il rischio degli asintomatici
Non manca la preoccupazione della presenza della variante Omicron e Delta, il Governatore ha spiegato:
“La sfera della verità non ce l’abbiamo, da un lato stiamo tirando un sospiro di sollievo, con questi numeri senza vaccini ho l’impressione che sarebbe una strage, dall’altro c’è da dire che oggi siamo ormai in presenza di varianti Omicron e Delta, la Delta è carognosa perché attacca le basse vie respiratorie, Omicron grazia i polmoni però la mole di asintomatici ci induce a fare una riflessioni che prima sarebbe stato inadeguato e poco scientifico farle. Sappiamo tutti il rischio dell’asintomatico ma è dimostrato che spesso l’asintomatico non contagia. Intanto noi abbiamo fatto la proposta di modificazione della definizione di caso, l’utilizzo dei fai da te (avendo più fiducia nei cittadini) e una serie di misure come tamponi alla fine dell’isolamento da fare dal medico di fare o in farmacia ma anche più semplificazione e la modificazione del colore delle zone. Da parte mia dico che siamo ancora preoccupati, ci troviamo nel crinale, dobbiamo capire se c’è il precipizio o terra salda ma questa settimana è cruciale, non possiamo pensare di mandare in isolamento metà Veneto”.