Il dietrofront di Cacciari: fa la terza dose e invita a vaccinarsi, ma finisce nel mirino dei No vax
"I filosofi obbediscono alle leggi". Ma dalla galassia antivaccinista piovono critiche.
Massimo Cacciari è da tempo una delle voci più autorevoli dell'universo No vax. O sarebbe meglio dire era. Già, perché il filosofo ed ex sindaco di Venezia è stato visto in coda per fare la terza dose. E sono piovute aspre critiche da coloro che sino a pochi giorni fa lo avevano inserito nell'elenco dei loro "guru".
Cacciari si fa la terza dose
Cacciari, insieme a Giorgio Agamben, Carlo Freccero, Ugo Mattei, e anche al portuale triestino Stefano Puzzer, era considerato una delle "guide" del "popolo No vax". Tanto da far parte della 'Commissione Dubbio e Precauzione' presieduta e fondata da Mattei. In realtà, però, l'ex sindaco veneziano non si è mai detto contrario ai vaccini in sé (prova ne è il fatto che avesse fatto già le prime due dosi), ma ha espresso in più occasioni dubbi sull'obbligo e sull'estensione ai bambini.
All'ultimo convegno del gruppo, però, il suo intervento - per quanto annunciato alla vigilia - era misteriosamente saltato, creando un piccolo giallo.
Poi, lunedì, la terza dose e la spiegazione al Gazzettino, che lo aveva pizzicato in coda:
"Si cerca di far capire l'insensatezza di una legge e si cerca di modificarla. Ma se non riesci a cambiarla la rispetti. Oppure te ne vai. I filosofi obbediscono alle leggi, anche quando le ritengono totalmente folli. Socrate insegna".
La rabbia dei No vax
La scelta di Cacciari non è però piaciuta a chi ne aveva fatto un idolo da seguire, e sui social sono piovute critiche.
«Diamine, ma come è possibile, ma siete tutti schiavi?», scrive qualcuno.
"Che grande delusione. Lo vedete che questi vi prendono in giro?", aggiunge un altro.
E c'è anche chi ironizza citando la "giravolta" di un altro No vax, Robert Kennedy Jr, che per una festa a casa sua chiedeva il Green pass:
"La citazione di Socrate è decisamente più originale di Robert Kennedy Jr. che ha dato la colpa alla moglie".
Insomma, pare proprio che il filosofo non sia più così amato dai No vax, che si consoleranno seguendo le gesta di un altro "famoso", il tennista Novak Djokovic.