Odissea per gli studenti e i prof

Scuola, previste 200.000 classi in Dad entro una settimana. E il Tar "boccia" De Luca

Intanto il Tar della Campania stoppa il governatore De Luca: domani si torna in classe. Sicilia ancora ribelle spinge per un altro rinvio.

Scuola, previste 200.000 classi in Dad entro una settimana. E il Tar "boccia" De Luca
Pubblicato:
Aggiornato:

Sul mondo della scuola, dopo la ripresa post feste di Natale e fine anno aleggia lo spettro della Dad, la didattica a distanza. Tanto che al ritorno oggi in classe, lunedì 10 gennaio 2022, si accompagna una previsione "funesta": entro una settimana saranno 200mila le classi in Dad.

Scuola tra ripresa in presenza e l'incubo della didattica a distanza

La ripresa delle lezioni in tutta Italia sta portando più di una preoccupazione non solo tra gli amministratori (presidenti di Regione, assessori, sindaci), ma anche tra gli addetti ai lavori.

Tanto che è stato il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli a lanciare l'allarme:

"C'è il rischio di avere 200mila classi in Dad entro sette giorni da oggi. Posticipare la ripresa delle lezioni di una quindicina quasi sicuramente ci avrebbe permesso di non fermarci più. Invece così sarà praticamente impossibile. I dati in aumento dei contagi ci portano a questa proiezione"

Ma non solo. Il referente dei dirigenti scolastici ha anche avanzato anche un'altra richiesta direttamente al ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.

"I dati sulla vaccinazione devono essere forniti dal servizio sanitario. L'unica possibilità di gestire questa situazione è che le scuole abbiano accesso alla banca dati vaccinale come accaduto con la App che ha consentito di verificare la condizione di vaccinazione al mattino prima che i dipendenti entrassero a scuola. Una funzione telematica che ci consenta di dire chi può andare in dad e chi no"

La ripresa oggi, tanti insegnanti a casa

La fotografia della ripresa in presenza della scuola oggi, è stata un po' in chiaroscuro. A tante situazioni di apparente normalità, se ne sono affiancate altre dove si sono registrate aule semivuote (ma nel Centro Italia, come in Romagna c'è la variabile neve) o altre ancora dove tanti docenti hanno marcato visita.  Centomila lavoratori "a casa" tra insegnanti e bidelli è la stima data oggi dall'Associazioni presidi.

Un report "gelato" dal ministro all'Istruzione Bianchi:

"Anche in passato dopo il Natale si sono registrate molte malattie, ma questa situazione si affronta insieme".

Scuola e didattica a distanza, anche l'Ordine dei medici a fianco dei presidi

Intanto, anche l'Omceo, l'Ordine dei medici, chirurghi e degli odontoiatri si è schierato a fianco dei presidi.  Lo ha fatto la delegazione di Torino, ma praticamente in tutta gli Italia la posizione sulla ripresa oggi delle lezioni in presenza:

"E' stato assolutamente imprudente far ripartire l’attività scolastica"

E del resto, l'Ordine, fino all'ultimo momento aveva cercato di far rinviare il ritorno in classe e di farlo "slittare" di almeno una quindicina di giorniLa stessa richiesta, attraverso la formula della didattica a distanza, che era stata portata avanti dalla Fondazione  Gimbe.

De Luca e la Campania, il Tar ordina: si torna in classe

C'è però, anche a costo di sfidare il Governo, è andato per la sua strada, come il governatore della Campania, Vincenzo De Luca che aveva sospeso la ripresa delle lezioni fino al 29 gennaio.

Aveva, perché ne pomeriggio, il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori e l'istanza cautelare presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute.   Quindi da domani, in Campania anche le scuole dell'infanzia, elementari e medie torneranno in classe.

Una decisione accolta con preoccupazione del vulcanico governatore:

"Si porterà un danno al sistema sanitario campano e ai cittadini perché ci sarà sicuramente un aumento del picco dei contagi".

La fuga della Sicilia, la mappa della "campanella" in Italia

Dopo aver "saltato" la ripresa oggi, la Sicilia dovrebbe invece optare per un ulteriore rinvio della ripresa delle lezioni per almeno altri cinque giorni.

In realtà, la Giunta regionale dell'isola sta decidendo per un rinvio tra i tre e i cinque giorni, pronta a rimodulare il calendario scolastico a seconda delle esigenze e dell'andamento della pandemia.

Seguici sui nostri canali