Stretta sul contante: dal 1º gennaio il limite per i pagamenti sarà 1000 euro
Negozianti e professionisti saranno inoltre tenuti a accettate il bancomat o le carte di credito come forme di pagamento, di qualsiasi importo si tratti.
Il governo Draghi mette in campo una stretta sui pagamenti in contante: dal 1 gennaio 2022 il tetto scenderà dagli attuali duemila a mille euro. A determinare i paletti per i pagamenti in contante il decreto fiscale dell'estate del 2020, durante il governo Conte-bis, che fissava con una soglia a duemila euro a partire dal luglio di un anno e mezzo fa e la promessa di scendere ancora, a mille euro appunto, dal primo gennaio 2022. E l'appuntamento con la seconda tappa è arrivato.
Stretta sul contante
Vana l'opposizione - durante l'esame della manovra - di Fdi, per alzare nuovamente il tetto. L'esecutivo è intenzionato a portare avanti questa stretta, che punta a rafforzare la lotta al nero e la strategia cashless, mediante questo decreto legge Recovery prevede inoltre che negozianti e professionisti siano tenuti a accettate il bancomat o le carte di credito come forme di pagamento, di qualsiasi importo si tratti.
Chi dovesse rifiutarsi incapperà in una multa: si partirà da 30 euro, somma a cui si aggiungerà una percentuale in base al valore del prodotto o del servizio acquistato.
La manovra deve ancora essere esaminata dalla Camera dei deputati ma il testo arriva a Montecitorio blindato. Il passaggio in commissione si annuncia dunque una formalità, così come in Aula, anche perché il via libera definitivo sarà incassato a un soffio dall'esercizio provvisorio.
Le altre misure della legge di bilancio
E se la stretta sul contante è ormai considerata "cosa fatta" si avviano a conferma anche tutte le altre misure più importanti della legge di bilancio del governo Draghi: la nuova Irpef a 4 aliquote (23%, 25%, 35%, 43%) e il restyling delle detrazioni con una clausola salva-bonus Irpef per i redditi bassi, l'addio all'Irap per 835mila autonomi, il pacchetto contro il caro energia, che comprende la possibilità di spalmare in 10 rate le bollette.
Rinnovati poi tutti i bonus casa, da quello mobili a quello idrico, e soprattutto allargato il 110%.