A Londra stato d'emergenza

Gb, Johnson: "Già persa la battaglia contro la variante Omicron"

La variante, in terra britannica, ha triplicato la sua presenza nelle ultime 24 ore, in linea con la sua contagiosità: mai vista finora in altre mutazioni.

Gb, Johnson: "Già persa la battaglia contro la variante Omicron"
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La Gran Bretagna nella morsa di Omicron. Altre 7 vittime della variante, che nelle ultime 24 ore registra oltre 10mila contagi, per un totale generale di 90.4018 nuovi casi di Covid. In Irlanda uno su due nuovi contagi è Omicron. A Londra, il sindaco Sadiq Khan, ha dichiarato lo stato di emergenza. Di fronte all'ondata di Omicron la Francia ha chiuso le frontiere ai turisti in arrivo dal Regno Unito. Anche sua maestà la regina Elisabetta rinuncerà alla colazione pre-natalizia: "Troppo rischioso esporre tante persone alla possibilità di ammalarsi proprio sotto Natale" , ha fatto sapere un portavoce.

E Boris Johnson? Il Primo Ministro non ha ancora sciolto le riserve circa le prossime mosse per combattere il dilagare della pandemia, secondo diversi insider BoJo sarebbe reticente verso misure severe, come due settimane di lockdown dopo Natale che gli esperti, invece, caldeggiano.

Uk: nella morsa di Omicron

Omicron, in terra britannica, ha triplicato la sua presenza nelle ultime 24 ore, in linea con la sua contagiosità: mai vista finora in altre mutazioni. Il sindacato dei pompieri di Londra ha avvertito che circa un terzo delle autopompe sono fuori servizio perché manca il personale, una realtà "senza precedenti". Situazione simile negli ospedali, colpiti sia dall’aumento nei ricoveri sia dalla mancanza di medici, infermieri e personale di supporto.

Unico dato consolante è la città che si sta svuotando: negozi e ristoranti sono poco affollati, la metropolitana è semivuota: tante persone preferiscono non rischiare e si autolimitano spontaneamente. Ma i contagi sono ormai fuori controllo.

Il ministro della salute del Regno Unito, Sajid Javid, pare aver alzato bandiera bianca:

"Ci sono ancora molte cose che non sappiamo della variante Omicron. Potrebbe essere troppo tardi per reagire".

Efficacia dei vaccini

Secondo uno studio di Imperial College, la terza dose di vaccino ha un’efficacia relativamente alta nel prevenire la malattia grave con la variante Omicron, circa 80-86%. Con due dosi di vaccino, invece, la protezione cala sotto al 20%. Motivo per il quale nel Regno Unito l'affluenza per sottoporsi al booster, negli ultimi giorni, è altissima.

La situazione in Italia

La situazione italiana, rassicura il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite nella serata di ieri - domenica 19 dicembre 2021 - a Che Tempo che Fa, è meno grave. Ciò non significa, però, che la guardia vada abbassata:

"La variante non è ancora diffusa in modo significativo. Abbiamo un vantaggio e dobbiamo mantenerlo, sappiamo che non durerà a lungo. Ma 10 giorni significano 4-5 milioni di terze dosi e questo può fare la differenza. Giovedì si riunisce la cabina di regia, nessuna decisione è stata presa: faremo le valutazioni sulla base dei dati"

Giovedì 23 dicembre si riunisce la cabina di regia, che potrebbe adottare ulteriori misure per contrastare la crescita dei contagi, come sottolinea il ministro:

"C'è un elemento di preoccupazione da parte del governo, sarebbe poco serio non essere preoccupati in una situazione del genere. Ci stiamo confrontando, numeri alla mano. Valuteremo le soluzioni possibili. Penso comunque che siamo in una fase diversa rispetto allo scorso anno: a Natale dell'anno scorso eravamo in zona rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi, con chiusure durissime. I decessi erano molti di più, avevamo il triplo di ricoveri in terapia intensiva. Ora non ci sono limitazioni, le attività economiche sono aperte: abbiamo fatto una grande campagna di vaccinazione, l'88,5% delle persone sopra i 12 anni ha fatto la prima dose e l'85,3% ha fatto anche la seconda".

Speranza ricorda che i contagi nostrani sono un terzo rispetto a quelli della Gran Bretagna e circa la metà rispetto a quelli di Francia e Germania. Nonostante ciò non si può ignorare che c'è una crescita significativa piuttosto costante:

"Se continua così può rischiare di mettere in difficoltà le nostre strutture sanitarie".

E ancora:

"Conosciamo la variante Omicron da poche settimane, i primi dati ci dicono che la terza dose di vaccino ci consente di avere un livello di protezione molto significativo. In Italia oltre 14 milioni di persone hanno fatto la terza dose, è lo scudo migliore che ci può preparare a quando, da qui a qualche settimana, la variante Omicron sarà molto più presente nel nostro paese. Rispetto ad altri paesi abbiamo un vantaggio e dobbiamo provare a conservarlo: anche 10 giorni in più, al ritmo di 450-470mila dosi, significano circa 5 milioni di richiami".

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