La geniale teoria del complotto secondo cui tutti gli uccelli sono stati sostituiti da droni robot
Il tutto è nato dal gioco di uno studente che si è inventato la strampalata teoria per farsi due risate. Finché qualcuno non l'ha preso sul serio.
Siamo oltre il geniale e siamo, soprattutto, al cospetto di un'operazione sociologica che dimostra come una qualunque boutade possa - pericolosamente e inaspettatamente - essere presa sul serio.
Il tutto nato da uno scherzo triviale e nonsense. Uno studente statunitense, per puro gusto di battuta, ha brandito un cartello con una scritta, del tutto a casaccio, che recitava "Gli uccelli non sono veri", improvvisando una finta e volutamente caricata teoria del complotto basata sul fatto che tutti gli uccelli sarebbero in realtà stati sostituiti da droni robot.
Il dramma, in ottica di evoluzione della specie umana, è che è stato davvero preso sul serio.
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"Gli uccelli non sono veri", dallo scherzo di uno studente nata una teoria del complotto
Era una fredda giornata di gennaio, correva l'anno 2017, il 19enne Peter McIndoe era a Memphis, in Tennessee, in visita ad amici, quando si trovò nel bel mezzo di una manifestazione contro Donald Trump e un’altra di sostenitori del Tycoon. Ludicamente McIndoe scrisse su un cartello “Birds Aren’t Real”, gli uccelli non sono veri, improvvisando una finta teoria del complotto. Rigorosamente inventata sul momento.
Lo scherzo consisteva nel raccontare che gli uccelli non sono veri, il governo li aveva uccisi tutti per sostituirli con avanzatissimi droni attraverso i quali controllava la popolazione. Una sorta di provocazione, da parte del giovane, contro le più disparate teorie antiscientifiche: dai creazionisti ai terrapiattisti, solo per citarne alcune.
Inaspettati seguaci
Ma, ormai lo sappiamo benissimo, alcune persone quando sentono la parola "complotto" vengono attirate come le api dal miele. Ed è così che “Birds Aren’t Real” ha guadagnato molti seguaci. Molti di loro, ovviamente, sono ben consapevoli del fatto che si tratti della parodia di una vera teoria del complotto, ma non tutti...
Le pagine di “Birds Arent’t Real” hanno 400mila follower su Instagram, più di 70mila su Twitter, oltre 600mila su TikTok.
“Birds Aren’t Real” sostiene, per gioco, che tra il 1959 e il 2001 il governo statunitense abbia ucciso milioni di uccelli, tutti quelli che c’erano. Quelli che si vedono da allora nei cieli sono invece droni che si ricaricano attraverso le linee dell’alta tensione e che il governo usa per spiare la popolazione. Negli anni la teoria si è ampliata con finti documenti, con finti video d’epoca, con proteste satiriche (per esempio contro la sede di Twitter, il cui simbolo non-a-caso è un uccellino) e con argomentazioni di vario genere.
Interessante l'intervista del "leader" McIndoe al New York Times in cui ha spiegato il senso di questo enorme gioco. Il giovane, nato e cresciuto in una comunità molto conservatrice e religiosa dell’Arkansas, ha raccontato che fu educato con dogmi del tipo: "Obama è l’anticristo", oppure negando la teoria dell’evoluzione in quanto parte di un "massiccio piano per il lavaggio del cervello fatto dai Democratici". A metterlo in contatto con la realtà dei fatti è stata la possibilità di documentarsi con Internet, andando a cercare informazioni e punti di vista diversi da quello a cui era stato esposto crescendo. E sulla sua finta teoria del complotto spiega:
"Iniziai a entrare nel personaggio e a costruire il mondo a cui poteva appartenere, di fatto fu un esperimento sulla disinformazione, perché costruimmo un mondo interamente fittizio che qualcuno prese per vero".
Come fare, per esempio, se si hanno dei canarini in casa, a fronte di ciò che è stato scoperto? Ecco il tenore delle risposte del "movimento":
"Mantieni la calma, ma sappi che hai in casa un avanzatissimo drone governativo di sorveglianza, che osserva ogni tuo movimento, ascolta ogni tua parola e manda dati direttamente al Pentagono. I “canarini” non esistevano prima del 2001, quando tutti gli uccelli divennero droni di sorveglianza. Fu proprio allora che il governo iniziò una campagna di propaganda volta a normalizzare i “canarini” (se ci pensi bene un canarino in gabbia non ha alcun senso, sono animali fatti per esplorare i cieli). Il consiglio è di non parlare di cose che preferiresti restassero private davanti al tuo “canarino”.
McIndoe ha quindi chiarito, nei fatti, come le teorie del complotto o un certo tipo di informazione ed educazione dogmatica possano portare a derive surreali: "Un modo per ridere di certi deliri, senza farsene sopraffare".
Come ha sottolineato l’amico che con McIndoe ha architettato il tutto:
"Se credi davvero a “Birds Aren’t Real”, “Birds Aren’t Real” è comunque il minore dei tuoi problemi, perché vuol dire che allora non c’è una teoria del complotto a cui non crederai".
E come dargli torto...