Google usa il pugno duro coi lavoratori No vax: potrebbero anche essere licenziati
Un mese di aspettativa pagata, sei mesi non retribuiti e infine il licenziamento per chi non si sottoporrà alla vaccinazione.
Mano pesante di Google con i lavoratori No vax. Il colosso dell'informatica è pronto a licenziare i dipendenti che entro sei mesi non si saranno sottoposti alla vaccinazione contro il Covid.
Google, mano pesante coi lavoratori No vax
L'indiscrezione arriva dalla Cnbc che documenti interni all'azienda di Mountain View, in California. Google aveva dato tempo ai dipendenti per dichiarare se erano vaccinati o meno entro il 3 dicembre 2021 (presentando anche documentazione che attestasse il vaccino o un'esenzione). Una volta passato il termine, la società ha annunciato che avrebbe contattato personalmente coloro che non avevano risposto.
La questione qualche settimana fa aveva portato alla sottoscrizione da parte di circa seicento dipendenti di un manifesto in cui si chiedeva alla società di rivedere la propria politica sui vaccini. Ma a quanto pare non avrebbe colto nel segno.
Cosa succede ai non vaccinati
Il primo termine fissato è per il 18 gennaio. Chi non si sarà vaccinato entro quella data sarà messo in aspettativa retribuita per un mese. Dopodiché, però, si passerà alle maniere forti: fino a sei mesi di congedo personale non retribuito al termine dei quali scatterà il licenziamento.
Anche perché Google sembra non apprezzare particolarmente lo smart working: dal 10 gennaio i dipendenti dovranno tornare in ufficio in presenza tre giorni alla settimana. Un piano che era previsto già a dicembre, ma un po' le resistenze dei dipendenti e un po' l'insorgere della variante Omicron hanno rallentato la questione.
La replica di Google
Al momento il colosso dei motori di ricerca non ha voluto commentare la notizia diffusa dalla Cncb, ma si è limitato a spiegare di essere impegnato "a fare tutto il possibile per aiutare i nostri dipendenti a vaccinarsi e ad attendersi fermamente alla policy vaccinale del gruppo".