Ufficiale: stato di emergenza prolungato sino a marzo. Ma niente obbligo di mascherine all'aperto
Niente restrizioni in zona bianca. Resta l'impianto attuale per altri tre mesi.
Alla fine è passata la linea "soft". Il Governo, come da anticipazioni, proroga lo stato d'emergenza sino al 31 marzo 2022. Ma non ripristina (per ora) l’obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia, che dunque varrà ancora dalla zona gialla in su. La decisione definitiva è arrivata nel corso del Consiglio dei ministri convocato per il pomeriggio di martedì 14 dicembre 2021, alle 17.
Stato d'emergenza prorogato sino a marzo 2022
La bozza approvata prevede anche la proroga della norma che stabilisce i criteri per le zone bianca, gialla, arancione e rossa. Il Cdm non ha invece imposto alcuna misura che contempli obbligo di utilizzare mascherine all'aperto.
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Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid e anche la possibilità di ricorrere allo smart working per i lavoratori fragili.
La proroga influisce anche sui viaggi. Lo stato d’emergenza consente al governo di prendere provvedimenti in grado di restringere l’ingresso nel Paese da parte di cittadini di altri Stati ma anche di limitare il turismo dall’Italia verso Paesi esteri considerati a rischio pandemico (come avvenuto di recente con le zone dell'Africa da cui arrivava la variante Omicron).
Niente mascherine all'aperto in zona bianca
Altra ipotesi concreta sul tavolo era quella dell'estensione dell'obbligo di mascherine all'aperto, nel periodo delle festività, a tutto il territorio nazionale. Diversi sindaci hanno già introdotto l'obbligo nei loro Comuni, anche in zone bianche. Ma alla fine il Governo ha detto "no".
Speranza: "Epidemia è ancora problema reale"
"Oggi in Cdm ci saranno ulteriori scelte sull'emergenza che stiamo vivendo", aveva detto in mattinata il ministro della Salute Roberto Speranza, confermando i vari rumors.
E ancora:
"L'epidemia continua ad essere un problema reale, concreto con cui fare i conti. Certo abbiamo strumenti che un anno fa non avevamo, a cominciare dai vaccini".
A proposito di vaccini il titolare del ministero della Salute ha aggiunto:
"Le terze dosi sono ancora più importanti per fronteggiare la variante Omicron, lo stiamo vedendo dai dati che arrivano. I numeri di questi giorni sono molto incoraggianti. Ieri mezzo milione di dosi di vaccino anti-Covid inoculate. In totale sono state superate i 100 milioni di dosi di vaccino somministrate. E anche per le prime dosi, nelle ultime settimane ce ne sono state 450mila. Molte le prenotazioni anche per i più piccoli".