Il coraggio del virologo Pregliasco in piazza tra i No Vax, ma loro: "Pentiti"

Fra i No Pass radunati all'Arco della Pace nell'ennesimo sabato di proteste a Milano ha fatto capolino un volto noto: il virologo Fabrizio Pregliasco. Come racconta Prima Milano, nella ventunesima settimana consecutiva di proteste contro il Super Green Pass, ha fatto capolino il professore, insieme alla troupe di Controcorrente, programma di Rete 4 condotto da Veronica Gentili.

L'obiettivo nobile era quello di aprire un dialogo: da non credere cosa s'è sentito rispondere il medico.

Pregliasco alla manifestazione No Pass a Milano

Il sit-in ha visto la partecipazione di diversi esponenti italiani e non, tra cui Francesco Maria Fioretti, già presidente della prima sezione della corte di Cassazione, che ha  parlato di vaccini "fatti con feti vivi abortiti" - secondo le sue dichiarazioni e non secondo la scienza - per poi lanciare strali anche nei confronti del Presidente Mattarella e della Chiesa.

Presenti anche "pezzi da novanta" ciome Stefano Puzzer, fra i protagonisti della protesta dei portuali di Trieste, Sara Cunial, la parlamentare che si era barricata negli uffici di regione Lazio insieme al consigliere Davide Barillari, Martine Wonner, parlamentare francese, Babek Oshidori, criminologo e magistrato dell’Alta Corte austriaca, il medico svedese Mikael Nordfors e altre personalità della galassia no pass/no vax.

Presente tra il pubblico con la troupe televisiva di Mediaset e due bodyguard, Pregliasco ha dialogato con alcuni anziani partecipanti:

"Ho voluto conoscere dal vivo e sentire quelle che possono essere le negatività e i motivi che ho visto spesso legati ai dubbi sulla comunicazione sui vaccini".

Ma la piazza s'è dimostrata refrattaria. Alle argomentazioni del medico, direttore sanitario dell’Ircss Istituto Ortopedico Galeazzi e virologo del dipartimento di Scienze biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, non avendo argomentazioni da contrapporre, i No vax hanno controbattuto a colpi di insulti.

Insulti gratuiti

Pochi hanno apprezzato il tentativo di confronto, il virologo è stato apostrofato come "principe dei bioterroristi", oppure, brandendo un crocifisso, gli è stato intimato di "pentirsi dei suoi peccati e delle menzogne che ha raccontato".

Il professore ha provato a replicare:

"Mi spiace, credo che ci sia la libertà di esserci, di capire, di ascoltare e di confrontarsi".