Stangata per motociclisti e camperisti: l'Ue cancella la possibilità di sospensione dell'assicurazione Rca
Il provvedimento toglierebbe una possibilità che finora era data agli appassionati di questi mezzi nel periodo in cui non sono utilizzati.
Rivolta di camperisti e motociclisti, l'Ue cancella la sospensione dell'assicurazione Rca. All'Unione europea una ne pensano, cento ne fanno.
Camperisti e motociclisti in rivolta, stop alla sospensione dell'assicurazione Rca
Una delle proposte che, come spesso accade, scateneranno proteste e polemiche riguarda soprattutto gli appassionati di camper e moto. Due passioni legate evidentemente soprattutto alla bella stagione, alla primavera e all'estate.
E' per questo che da tempo gli appassionati di questi mezzi possono godere della possibilità di "sospendere" l'assicurazione Rca per il periodo in cui camper e moto di fatto rimangono in garage "a riposare".
Con una differenza importante: se pago, ad esempio, 300 euro di assicurazione annua per un camper o una moto, e lascio attiva l'assicurazione solo per quattro mesi l'anno da giugno a settembre, significa che quelle 300 euro mi basteranno per tre anni e quindi spenderò 100 all'anno, sospendendo e riattivando!
Ovviamente il risparmio scenderà proporzionalmente se uno decide di sospendere l'Rca per 6 mesi all'anno o anche solo per 3 mesi... ma calcolare quanto si moltiplicherò l'esborso per camperisti e motociclisti è (purtroppo) facile!
La pensata dell'Ue
La novità pensata dall'Unione europea è stata approvata recentemente dal Parlamento europeo.
In buona sostanza, non sarà più possibile sospendere una polizza assicurativa Rc auto quando non si utilizza il veicolo. Unica parziale buona notizia è che la novità non andrà in vigore da subito: dopo l’adozione formale da parte del Consiglio Ue e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue gli Stati hanno due anni di tempo per il recepimento.
La novità per l'Italia, la beffa dei mezzi in garage
Dovrà dunque essere eliminata entro questo lasso di tempo la limitazione dell’obbligo assicurativo alle sole aree pubbliche o aperte al pubblico: la nuova direttiva lo estende alle aree private. Così si conforma a tre sentenze della Corte Ue, secondo cui l’oggetto dell’assicurazione è di fatto la condizione di essere proprietari di un mezzo, non importa se fermo o in movimento, in luogo pubblico o privato.
Ecco perché chi in un determinato periodo di tempo (la maggior parte delle volte appunto in autunno e inverno, ma anche in caso di infortunio, malattia, trasferimento all'estero) non usa un veicolo in strada e lo ricovera in un cortile o in garage non potrà più avvalersi della possibilità di lasciar scadere una polizza o chiedere la sospensione di quella in corso.
Un'eccezione è che lo renda inidoneo alla circolazione. Ad esempio, togliendo alcune parti necessarie per il movimento. Certo ora sarà tutta da verificare la reazione degli appassionati.