Vacanze di Natale: tutte le regole per viaggiare in Europa, nazione per nazione
Tra chi blocca completamente le frontiere e chi adotta provvedimenti meno stringenti, ecco una guida aggiornata, divisa stato per stato, su ciò che bisogna fare prima di partire.
Chiunque ha prenotato o sta prenotando le vacanze di Natale, anche quest'anno, deve mettersi l'anima in pace. L'aumento dei casi da Covid-19, complice anche la scoperta della variante Omicron, sta portando i governi di tutto il mondo ad adeguare le proprie misure di sicurezza, inasprendo le restrizioni, soprattutto per chi arriva dall'estero. Tra chi blocca completamente le frontiere e chi adotta provvedimenti meno stringenti, ecco una guida aggiornata, divisa stato per stato, su ciò che bisogna fare prima di partire.
Vacanze di Natale: dove e come si può viaggiare
ITALIA
Di sicuro prenotare le vacanze di Natale in Italia è la scelta più consigliata. In tutta la Penisola, al momento, non ci sono restrizioni ai viaggi e spostamenti.
Spostarsi da una regione all'altra non sarebbe possibile solo se venissero introdotte restrizioni da zona rossa. Al momento, comunque, il rischio non si corre poiché solo il Friuli Venezia Giulia è in zona gialla, mentre tutte le altre regioni sono in zona bianca.
L'ingresso in Italia dall'estero, invece, è vietato a chi è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini, Malawi negli ultimi 14 giorni.
PORTOGALLO
Lo stato europeo che al momento presenta provvedimenti meno stringenti è il Portogallo. Chiunque vuole imbarcarsi per questa meta deve presentare:
- Certificazione Covid UE da cui risulti che la persona ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o che sia guarita entro 180 giorni a partire dal tampone molecolare positivo;
- La prova con esito negativo del test molecolare (TAAN) realizzato entro le 72 ore precedenti l’ora dell’imbarco, o, in alternativa del test antigenico (TRAg) con esito negativo realizzato nelle 48 ore precedenti l’ora dell’imbarco. All’arrivo in territorio nazionale continentale, il risultato del test potrebbe essere richiesto anche dalla Polizia di Pubblica Sicurezza o dal Servizio Stranieri e Frontiere (SEF)
All'interno dello stato portoghese inoltre:
- Nei disco-bar e club notturni è obbligatorio il green pass;
- I ristoranti non sono più soggetti a un limite massimo di persone per gruppo/tavolo;
- Non c’è obbligo del certificato digitale per l’accesso a ristoranti, stabilimenti turistici o alloggi locali, sale bingo, casinò, lezioni di gruppo in palestre, spa e centri termali;
- È obbligatoria la presentazione del green pass (certificato di vaccinazione completa o di guarigione oppure test negativo) per viaggi aerei o marittimi, visite a case di riposo e stabilimenti ospedalieri, grandi eventi culturali, sportivi o aziendali, ingresso in bar e discoteche.
- L’uso della mascherina è obbligatorio sui trasporti pubblici, negli ospedali e nelle case di riposo, nei luoghi che ospitano spettacoli di intrattenimento e eventi, nelle grandi superfici.
SPAGNA
Le disposizioni per l'ingresso in Spagna variano a seconda della categoria di rischio dei Paesi di provenienza definita settimanalmente dal governo a seconda dell'indice dei contagi da Covid-19 registrati. La lista settimanale viene pubblicata ogni settimana sul sito della Farnesina.
FRANCIA
In Francia viene riconosciuto il Green Pass rilasciato nei Paesi dell'Unione Europea. L'uso della mascherina all'aperto è obbligatorio solo in caso di raduni, assembramenti. Possibili reintroduzione dell'obbligo di mascherina si possono verificare in luoghi turistici o particolarmente frequentati.
Il certificato Covid o pass sanitario ("pass sanitaire") deve essere esibito per accedere a luoghi di svago e di cultura (tra i quali ci sono musei, cinema, teatri e sale di spettacolo), bar, caffè e ristoranti (anche negli spazi all’esterno dei locali).
Il pass sanitario è richiesto anche al momento di imbarcarsi su aerei, treni e autobus a lunga percorrenza, nonché per accedere a studi medici e centri commerciali di grandi estensioni.
GERMANIA
Per entrare in Germania bisogna avere:
- La documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone antigenico o molecolare (salvo limitatissime eccezioni previste dalla normativa). L’obbligo vale a partire dai 12 anni.
- Si considerano "vaccinate" le persone che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (se hanno già contratto il Covid, basta un’unica dose) e "guarite" quelle asintomatiche e risultate positive ad un tampone non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima.
- Chi non è vaccinato o guarito può presentare un tampone antigenico (rapido) o molecolare (PCR) effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania (nel caso dell’antigenico) o nelle 72 ore precedenti (nel caso del molecolare PCR)
In alcune regioni tedesche è stata introdotta la regola delle "2G" che consente l’accesso ai luoghi chiusi solo alle persone vaccinate o guarite. Ciascun Land ha disciplinato autonomamente le disposizioni, dando luogo a possibili differenze tra le singole regioni.
Nei territori dove il tasso di ospedalizzazione supera la soglia critica, può essere prevista la cosiddetta regola del "2G plus", che prevede ulteriori restrizioni (accesso ai luoghi chiusi solo per vaccinati e guariti + presentazione di test/obbligo di mascherina).
GRAN BRETAGNA
Più complessa è la situazione della Gran Bretagna. Chi ha completato il ciclo di vaccinazione (entrambe le dosi di un vaccino a due dosi, una dose solo nel caso di vaccino monodose) da almeno 14 giorni e non ha transitato in Paesi categorizzati ad alto rischio nei 10 giorni precedenti l’arrivo nel Regno Unito può beneficiare di procedure di ingresso "semplificate":
- prenotare un tampone PCR molecolare da svolgere nel Regno Unito entro il 2° giorno dopo l’arrivo (c.d. «day 2 test») da una lista di distributori autorizzati;
- compilare un PLF — passenger locator form (indicando gli estremi della prenotazione del tampone «day 2 test» e dichiarando di aver completato un ciclo di vaccinazione contro il coronavirus in Italia o in altri Paesi accettati);
- viaggiare con un’attestazione vaccinale (tra cui la certificazione verde / green pass covid europeo, l’app NHS o un’altra attestazione con caratteristiche specifiche) da esibire, su richiesta, alla frontiera.
A chiunque soddisfi questi requisiti non è richiesto un tampone prima della partenza: una volta giunto in UK, tuttavia, dovrà rimanere in isolamento fino all’arrivo del risultato (negativo) del tampone del secondo giorno.
Sono state reintrodotte le mascherine, con l’obbligo per negozi e mezzi di trasporto pubblico.
AUSTRIA
Dal 22 novembre 2021 e fino al 12 dicembre 2021, in Austria, chiunque non è vaccinato dovrà stare in lockdown. Per entrare nello stato austriaco bisogna avere:
- Per chi arriva Paesi considerati a basso rischio Covid (Italia compresa) non c’è obbligo di quarantena, se in possesso di: certificato o test, in lingua inglese o tedesca, attestante la negatività al Covid 19. Il test (presentato direttamente o tramite certificato) deve essere stato effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese e deve trattarsi di un test molecolare PCR.
- Chi è sprovvisto di tale test o certificazione al momento dell’ingresso in Austria deve effettuare il test molecolare PCR nelle 24 ore successive.
- Dal 6 dicembre 2021 la validità del vaccino è di 270 giorni. E’ sufficiente una sola dose di vaccino anche nel caso in cui si sia contratta un’infezione da Covid 19 da almeno 21 giorni. In questo caso la vaccinazione ha una validità di 360 giorni dalla somministrazione (fino al 5 dicembre 2021, a partire dal 6 dicembre 2021 di 270 giorni).
CORRIDOI TURISTICI COVID FREE
Per quanto riguarda le mete esotiche, il ministro della Salute Roberto Speranza ha istituito in via sperimentale e con precisi protocolli di sicurezza i "corridoi turistici Covid Free": si tratta di viaggi verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, e le zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto.
Verso queste mete extra Ue potranno accedere solo viaggiatori muniti di "certificati verdi Covid 19". Oltre al Green Pass i viaggiatori dei "corridoi turistici Covid Free" dovranno mostrare altri tre o quattro tamponi (antigenici o molecolari) negativi:
- prima di partire dall'Italia i turisti dovranno presentare all’imbarco un tampone molecolare antigenico negativo eseguito nelle 48 ore precedenti.
- al rientro non è prevista quarantena o isolamento sanitario, ma anche per salire sul volo di ritorno è obbligatorio un tampone negativo.
- un altro tampone dovrà poi essere effettuato appena arrivati in Italia.
- se il soggiorno dura più di 7 giorni, si dovrà eseguire un ulteriore tampone durante la permanenza nello stato estero.
Il viaggio deve essere organizzato esclusivamente da agenzie e tour operator. Prima del rientro in Italia va compilato il PLF (Passenger Locator Foprm).