L'appello

Obbligo vaccinale per docenti, il mondo della disabilità: "Rischiamo di rimanere senza insegnanti di sostegno"

Il Movimento Genitori Lombardia si dice pronto a chiedere i danni.

Obbligo vaccinale per docenti, il mondo della disabilità: "Rischiamo di rimanere senza insegnanti di sostegno"
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Il Movimento Genitori Lombardia, che riunisce oltre 400 nuclei familiari nella Regione con figli disabili – per la prevalenza autistici, con gravi intolleranze alimentari e malattie croniche rare - dice "no" all'obbligo vaccinale per i docenti e il personale scolastico previsto dal nuovo decreto sul super Green pass. Un decreto che comprende anche  gli insegnanti di sostegno, in quanto le restrizioni per l’accesso alle strutture scolastiche rischierebbero di lasciare senza assistenza nel loro percorso scolastico i bambini e i giovani con grosse difficoltà di apprendimento a seguito di sospensioni e/o abbandono degli incarichi.   Una situazione che riguarda non soltanto la Lombardia, ma tutta Italia.

Il mondo della disabilità contro il Super Green pass e l'obbligo vaccinale

Ad alzare la voce è  la Direzione del Movimento Genitori Lombardia, associazione senza scopo di lucro con sede a Robbiate (Lecco) e operante su tutto il territorio lombardo.

"L'inclusione e la socializzazione dei nostri figli sono frutto di un lavoro quotidiano e faticoso che necessita di continuità, specie nel caso di disabilità intellettiva; è un impegno portato avanti senza il necessario supporto pubblico non solo da scuole e insegnanti e famiglie, ma anche da medici, sanitari e dalle stesse associazioni. Nel caso di disabilità intellettiva, per esempio in forme di autismo grave, specifichiamo che il rapporto 1:1 tra l’insegnante di sostegno e i ragazzi interessati, non si basa solo su preparazione tecnica, ma anche su un forte e coltivato rapporto di empatia e compatibilità che non si instaura facilmente e con tutte le persone, pur capaci che siano e che quindi va assolutamente".

Una situazione che potrebbe mettere in crisi una struttura già con molte carenze. Fino a pochi giorni fa, in Lombardia mancavano ancora 800 docenti tra posti comune e di sostegno.

Gravi limitazioni

Una situazione che potrebbe creare difficoltà anche al di fuori dei contesti scolastici:

"Ancora oggi le nostre associazioni   sono costrette a istituire a proprie spese i corsi di formazione specifica sulle diverse disabilità per gli insegnanti di sostegno e gli educatori perché la preparazione che dà il Ministero non è adeguata e sufficiente nè a livello tecnico nè a livello di comunicazione. Senza contare che la scuola italiana soffre strutturalmente di mancanza di personale adeguato alle varie patologie, mancanza di risorse, generale precarietà. Le famiglie quindi si accollano l'impegno di colmare queste lacune pur di poter usufruire per i propri figli dei diritti previsti dalla legge, investendo tempo e finanze. Basta pensare a quanti ragazzi diversamente abili o con difficoltà di apprendimento sono senza insegnante di sostegno nelle classi cosiddette. Il super green pass aggraverebbe anche la problematica della logistica che le famiglie affrontano quotidianamente: i caregiver, che già adesso non hanno accesso ai servizi di prima".

La richiesta al Governo

In coda, un appello al Governo:

"A fronte di questo scenario, prima che il testo definitivo del decreto super green pass venga ufficializzato con la pubblicazione in Gazzetta, il Movimento Genitori Lombardia chiede al Governo di desistere dall'imporre globalmente il super Green Pass al mondo della scuola e degli studenti e fa appello a tutte le istituzioni coinvolte, Ministero Istruzione – MIUR, Ministero disabilità, Ministero sanità, Regione Lombardia (Presidenza, Ufficio Scolastico Regionale, Assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Assessorato al Welfare, Presidenza della Commissione Sanità) e al Provveditorato Scolastico Regionale, perché sostengano le ragioni dei giovani disabili. In alternativa, in caso di variazione del personale che ha in carico i figli o parenti disabili, verranno chiesti rimborsi economici allo Stato per la grande spesa di formazione effettuata nel corso degli anni dalle famiglie, comprendendo i danni, materiali e immateriali provocati dal nuovo e pesante cambiamento e dalla perdita della persona di riferimento e relativo tempo di formazione specifica".

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