I No vax giocano col fuoco: a Trieste aumento "esponenziale" dei contagi
Ira del governatore friulano Fedriga: "Momento grave, vicini a zona gialla".
Tornano ad aumentare i casi Covid in Italia, significativi i numeri del Friuli-Venezia Giulia che paga con l’aumento esponenziale dei nuovi contagi a Trieste, le giornate di manifestazione no Green pass partite dal porto ed estese a tutti i luoghi simbolo della città. Si è perso il conto degli assembramenti senza mascherine, se a ciò si aggiunge il fatto che una larga fetta della platea dei manifestanti non si è vaccinata non deve stupire il fatto che le terapie intensive friulane rischiano concretamente di superare la soglia critica. E' dato confermato, infatti, che la vaccinazione non ripari totalmente dal contagio, ma eviti nella stragrande parte dei casi morte e ospedalizzazione.
Il Friuli paga con un boom di contagi gli assembramenti triestini
IL VIDEOSERVIZIO:
La situazione friulana è poco rassicurante: l'incidenza dei nuovi casi torna ai livelli raggiunti nell'autunno 2020 e l'occupazione delle terapie intensive in regione tocca la soglia critica del 10%, fissata per il passaggio da zona bianca a zona gialla. Capolista dell'andamento negativo dell'epidemia la città di Trieste, dove si trova il più grande cluster del territorio: 93 persone contagiate durante le manifestazioni contro il Green pass di metà ottobre.
L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità spiega che in una settimana, in Friuli Venezia Giulia, l’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti è raddoppiata, arrivando a quota 96,53/13. Le terapie intensive degli ospedali nella regione sono occupate al 10%, i reparti ordinari al 6%, contro una media nazionale del 5 e del 4%. Viene così raggiunta la soglia di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva ritenuta critica per il passaggio da zona bianca a zona gialla, fissata appunto al 10%.
Il monito degli anestesisti
Alberto Peratoner, presidente del sindacato degli anestesisti rianimatori Aaroi-Emac del Friuli Venezia Giulia ospite di 'Radio Anch'io' su Rai Radio1, ha lanciato un chiaro allarme:
"C'è una situazione di gravità e fragilità del Nord Est dove Trieste dimostra chiaramente quello che la comunità scientifica dice da tempo, ovvero che laddove il tasso di vaccinazione è basso, a Trieste 1 cittadino su 3 non è vaccinato, si assiste ad una impennata di contagi dove ci sono fenomeni di assembramenti, come le manifestazioni e i cortei. In queste situazioni si impenna il tasso di incidenza, infatti da una media nazionale di 50 casi su 100mila, a Trieste siamo a 350 su 100mila".
Ira di Fedriga, prefetto Valenti blinda Trieste
Il responsabile della task force sanitaria della regione, Fabio Barbone, ha definito l’aumento dei nuovi casi a Trieste “esponenziale”, evidenziando come i nuovi numeri riportino le stesse cifre raggiunte nell’autunno 2020, quando l’Italia entrava nel pieno della seconda ondata da Covid-19. Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza ha definito l’ipotesi di un ritorno in zona gialla come “un disastro per la città”. Per questo, il Comune sta valutando “se è possibile emanare un’ordinanza anti assembramento”.
Il prefetto del capoluogo, Valerio Valenti, ha già annunciato il divieto, fino al 31 dicembre 2021, di manifestazioni in piazza Unità, teatro di molte delle recenti proteste.
Ira del presidente di regione Massimiliano Fedriga:
“Basta idiozie! La gente non si cura perché qualche pagliaccio va a raccontare menzogne e a spaventare. Il vaccino c'è, funziona, ha pochissime controindicazioni e non è sperimentale. Non si può tornare a mesi fa".
A fare eco al leghista anche il prefetto, che chiarisce:
“Il diritto alla salute è un bene primario e prevale nel bilanciamento degli interessi sul diritto a manifestare. Non si deve reprimere il diritto all’espressione alla propria manifestazione, ma comprimerlo, limitarlo e condizionarlo alla luce delle evidenze scientifiche che abbiamo registrato. E’ un’operazione non semplice. L’andamento del contagio è legato agli eventi più recenti, come cortei e manifestazioni che si sono ripetuti nelle scorse settimane a Trieste. Ci riuniremo come comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, mi appresto a firmare il provvedimento secondo cui piazza Unità d’Italia non possa essere teatro di manifestazioni di protesta fino al 31 dicembre. Siete liberi di non vaccinarvi, ma lasciate vivere gli altri”.