welfare in azione

Fare #BeneComune promuove la "cura sospesa"

Nel pavese una rete di medici dona una visita specialistica a chi ne ha bisogno

Fare #BeneComune promuove la "cura sospesa"
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Purtroppo la pandemia ha avuto un impatto importante anche sulle visite specialistiche, in quanto ha impoverito la popolazione, e generato attese ancora più lunghe nel servizio pubblico. Per questo la dottoressa Giulia Bottazzi, biologa nutrizionista, ha aderito con entusiasmo alla Cura Sospesa. Si tratta dell’iniziativa avviata da Fare#BeneComune, il progetto finanziato nella IV edizione del bando “Welfare di comunità” di Fondazione Cariplo per contrastare l’impoverimento sociale, economico, educativo delle famiglie con minori a carico.

Il progetto Cura Sospesa

Ispirata al famoso “caffè sospeso”, nasce con l’obiettivo di tessere una rete tra professionisti sanitari che mettono a disposizione una o più prestazioni di cura gratuite alle famiglie in condizioni di fragilità. Cristina Mocchetto è la responsabile dell’area di Pavia e provincia di Aldia, la cooperativa referente dell’azione di salute e cura di Fare#BeneComune che ha lanciato La Cura Sospesa:

"ll nostro desiderio è di rafforzare la resilienza delle famiglie e migliorare la loro salute, il loro benessere fisico e psicologico. Dall’avvio del progetto abbiamo attivato diverse iniziative per supportare le famiglie con figli minori e neomaggiorenni attraverso collaborazioni con le realtà sociali del territorio, per creare un modo unitario di fare salute. Come l’infermiere di quartiere che a domicilio eroga prestazioni infermieristiche, lo sportello alla genitorialità dove le famiglie accedono a colloqui psicologici gratuiti"

Il servizio

Da poco prima dell’estate il SITO DI LA CURA SOSPESA è online: una sezione è riservata al cittadino che può entrare, selezionare il tipo di prestazione specialistica di cui ha bisogno, inserire un’autocertificazione in cui dichiara di avere un’ISEE inferiore a 25.000 euro annui e prenotare la visita, in base alle disponibilità del medico. Una sezione è invece dedicata ai medici che desiderano aderire al progetto.

"Per adesso hanno aderito 8 medici tra pediatri, ginecologici, nutrizionisti, dentisti, chirurghi. Ma posso dire che fino a qui è stata un’azione di reclutamento porta a porta. Adesso stiamo dialogando con l’ATS e con l’Ordine dei Medici di Pavia perché c’è bisogno di unire le forze per far conoscere il progetto: i cittadini devono sapere che esiste ma anche gli stessi specialisti. Poi vorremmo raggiungere i medici di base perché possono dare un grande aiuto a intercettare le famiglie" conclude Mochetto.

Il nome di Giulia Bottazzi compare già nel sito tra i medici:

"Mi è sembrata un’idea bellissima mettere a disposizione un po’ del mio tempo e delle mie competenze per chi necessita dei miei servizi professionali ma non può permettersi il costo della visita. Mi occupo di nutrizione, la maggior parte dei pazienti viene da me perché vuole perdere peso. In questa fase molte persone si trovano a dover scegliere a che cosa dare la priorità e dimagrire è percepito come un’esigenza minore e così rimandano anche se in realtà in diversi casi è legato a un problema specifico di salute. Con la Cura Sospesa posso dare un’opportunità anche a quei pazienti".

Una rete di generosità che restituisce il valore di dignità e salute che ogni persona dovrebbe avere.

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