Oltre mille vittime in 24 ore

Record di morti per Covid in Russia: Putin ordina 9 giorni senza lavorare

Dal 30 ottobre stop a tutte le attività. Intanto la vicina Lettonia vara il ritorno al lockdown.

Record di morti per Covid in Russia: Putin ordina 9 giorni senza lavorare
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La pandemia da Covid-19 continua a tormentare la Russia, dove è stato raggiunto un nuovo tragico record di vittime causa Coronavirus: l'ultimo dato parla infatti di 1.028 decessi in un solo giorno. Per questo motivo il presidente Vladimir Putin ha deciso di accettare la proposta della vicepremier Tatyana Golikova: fermare tutte le attività lavorative per 9 giorni consecutivi dal 30 ottobre al 7 novembre 2021. Anche la Gran Bretagna, attualmente, si sta ritrovando nella situazione di fronteggiare un'altra ondata di Covid-19, con l'alto rischio di toccare i 100mila contagi al giorno con il sopraggiungere dell'inverno.

Nuovo record di morti per Covid in Russia

Se in Italia i dati relativi alla pandemia di Covid-19 parlano di 3.702 nuovi casi e 33 vittime registrate nella giornata di ieri, mercoledì 20 ottobre 2021, in altri Stati   la situazione è molto più complessa. Questo è il caso della Russia dove è stato raggiunto un nuovo tragico record di decessi causa coronavirus: ieri, infatti, sono stati registrate ben 1.028 vittime in un solo giorno.

Stop al lavoro per 9 giorni

Per questo motivo, il presidente Vladimir Putin ha dato il suo consenso alla proposta della vicepremier Tatyana Golikova: per 9 giorni consecutivi, dal 30 ottobre al 7 novembre 2021, la Russia si prepara ad affrontare un mini-lockdown che prevede l'astensione dal lavoro al fine di fermare la diffusione dei casi di Covid (solo ieri sono stati registrati ben 34.073 nuovi contagi).

Il dilagare della pandemia in questi ultimi mesi, sottolinea Putin nel suo intervento televisivo, riguarda il fatto che in Russia la campagna vaccinale procede a rilento: solo il 32% dei quasi 146 milioni di russi, sono completamente vaccinati. Nonostante il vaccino "made in Russia", lo Sputnik V, sia stato esportato praticamente in tutto il mondo (ma non è tra quelli riconosciuti dall’Ema) i cittadini russi sono molto diffidenti verso le decisioni governative in tema sanitario.

"Ci sono solo due modi per superare questo periodo - afferma Putin -, ammalarsi o ricevere il vaccino. E' meglio ricevere il vaccino: perché attendere la malattia e le sue gravi conseguenze? Per favore, siate responsabili e prendere le necessarie misure per proteggere voi, la vostra salute e i vostri cari. Sono sorpreso nel vedere un grande numero di russi che rifiutavano il vaccino, compresi alcuni miei amici intimi. È strano. Persone con una buona istruzione, titoli scientifici... non capisco cosa sta succedendo".

Gran Bretagna a rischio 100mila contagi al giorno

Anche la Gran Bretagna si ritrova nella situazione di dover fronteggiare una nuova ondata di Covid-19. Nel Paese sono stati 49.139 i nuovi casi e 179 i decessi per complicanze legate all'infezione. Gli ultimi dati mostrano che i casi sono aumentati del 17,2 per cento in una settimana, mentre i decessi sono aumentati del 21,1 per cento, sempre in una settimana.

Se la pandemia dovesse continuare con questa tendenza, la Gran Bretagna rischia di ritrovarsi con 100mila contagi Covid al giorno, con l'inverno imminente che rappresenta "la più grande minaccia". Questo l'allarme lanciato dal ministro della Sanità britannico Sajid Javid nel corso di una conferenza stampa, durante la quale ha sottolineato che il servizio sanitario nazionale sta operando in modo "eccellente".

Se non si agisce subito, l'allarme lanciato dalla Sanità britannica, si rischia "una crisi profonda" nei prossimi 3 mesi. Da qui la richiesta al premier Boris Johnson di varare al più presto restrizioni anti-Covid prima che la situazione precipiti. Ma per ora il governo non ha nessuna intenzione di farlo.

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In Lettonia torna il lockdown

La Lettonia, alle prese con un’incidenza di Covid-19 che ha toccato quota 1.266 casi per centomila abitanti in quattordici giorni e che è la più alta del mondo, ha deciso di fare ricorso a misure estreme per provare a risolvere la situazione.

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Dal 21 ottobre al 15 novembre verranno chiuse tutte le attività economiche non essenziali, inclusi negozi, ristoranti, cinema, teatri, palestre e piscine oltre alle scuole. Dalle 20  alle 5 di mattina non si potrà uscire di casa per nessun motivo mentre nelle restanti ore della giornata lo si potrà fare solo per motivi urgenti ed essenziali. Insomma, è tornato il lockdown.

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