La questurina no Green pass sospesa: "Punire i poliziotti che sabato hanno picchiato i manifestanti"
La poliziotta sabato non c'era, ma non ha rinunciato a dire la propria sulla manifestazione culminata con l'assalto alla sede della Cgil.
E' stata sospesa la vicequestore Alessandra Schilirò, la poliziotta che aveva parlato dal palco della manifestazione dei no Green pass a San Giovanni a Roma. Il provvedimento di sospensione le è stato notificato oggi, lunedì 11 ottobre 2021, a due giorni dalla guerriglia urbana che ha messo a ferro e fuoco il centro di Roma, e dalla quale la poliziotta s'è comunque precauzionalmente tenuta lontana.
Questurina no Green pass sospesa: "Punire i poliziotti violenti"
Il provvedimento è arrivato in seguito alla sua presenza sul palco di San Giovanni a fine settembre alla manifestazione "Contro il green pass, per la Libertà e il futuro" promossa dalle sigle Ancora Italia, Movimento 3V, No paura day, Primum non nocere, Fisi e Fronte del dissenso.
Eppure la vicequestore non ha rinunciato a dire la propria sulla manifestazione capitolina di sabato culminata con l'assalto alla sede della Cgil, anzi:
"Come cittadina e come sindacalista, chiedo l'immediata punizione dei poliziotti che hanno picchiato i manifestanti senza alcuna provocazione. L'ho scritto molte volte. La violenza è inammissibile da qualsiasi parte provenga. All'inizio, per buona fede, sono stata ingannata, ma poi ho visto alcuni filmati dove si evince un riprovevole comportamento di alcuni poliziotti. È buffo come io sia perseguita e quasi arsa sul rogo per aver manifestato pubblicamente e libera dal servizio il mio pensiero, invece, passa sotto silenzio chi picchia un cittadino. Come mai nessun giornale o televisione mainstream ha trasmesso quelle scene? Viva la libertà!".
La poliziotta non ha preso parte alla manifestazione di sabato
Schilirò, 43 anni, aveva preso parte sabato 25 settembre 2021 a piazza San Giovanni a Roma a un raduno in abiti civili, citando Ghandi e sostenendo che manifestare è come denunciare un delitto ("Se lo fai hai qualche possibilità di uscire dall'ingiustizia"), tanto che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese aveva annunciato il pugno di ferro nei confronti dell'agente, subito sottoposta a procedimento disciplinare.
"Ripeto per l'ennesima e ultima volta che io avevo consigliato la manifestazione del 25 settembre, proprio perché avevo saputo che a quella del 9 avrebbero aderito anche soggetti con cui niente ho in comune! Avevo raccomandato a tutti gli amici e colleghi di allontanarsi al primo segnale di provocazione e di stare molto in guardia, perché era probabile la presenza di gruppi, che nulla avevano a che vedere con lo spirito pacifico che animava la manifestazione - aggiunge spiegando i motivi per cui non ha partecipato alla manifestazione di sabato scorso a Roma - Temevo che le tante persone oneste presenti in piazza fossero strumentalizzate da chi utilizza metodi che io non condivido - conclude - Ciò non toglie che chi ha usato violenza debba esserne chiamato a rispondere, come ho già ripetuto".