C'è preoccupazione

Frana Busa del Cristo a Perarolo: massima allerta

L'assessore Bottacin: "In questi giorni si è rilevata un'accelerazione della frana di due ordini di grandezza superiori alle condizioni normali".

Frana Busa del Cristo a Perarolo: massima allerta
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C'è apprensione per la situazione che si sta verificando a Perarolo. Ma c'è anche tutto l'impegno possibile, da parte delle istituzioni, nel monitorare le evoluzioni future e nel predisporre eventuali misure di emergenza.

Frana Busa del Cristo a Perarolo

"Stiamo osservando la situazione in maniera assolutamente scrupolosa, oltre che con il monitoraggio strumentale anche con un presidio a vista, organizzato tramite la Protezione Civile. In questi ultimi giorni si è infatti rilevata un’ulteriore accelerazione della frana di due ordini di grandezza superiori alle condizioni normali”.

Sono queste le parole dell’assessore alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin, in relazione ai movimenti della frana della Busa del Cristo in comune di Perarolo di Cadore (BL).

"Siamo presenti sul sito – spiega Bottacin - con il nostro geologo della Protezione Civile regionale per i puntuali rilievi del caso, mentre la nostra unità organizzativa del Genio Civile di Belluno ha già approntato i mezzi per un eventuale pulitura dell'alveo qualora scendesse del materiale in grado di ostruire il deflusso del Boite".

"Pronti a intervenire appena sarà possibile"

"Nella fase attuale, il movimento del corpo franoso è troppo rapido per poter avviare gli interventi che abbiamo previsto - dettaglia l'assessore - ovvero il consolidamento del piede di frana, i drenaggi e un alleggerimento della parte superiore del corpo franoso stesso.

Questo, anche se noi saremmo già pronti sia in relazione alle risorse economiche sia per quanto riguarda gli interventi definiti in una recente riunione insieme al professor Casagli dell’Università di Firenze e presidente dell’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica e il professor Galgaro dell'Università di Padova. Appena le condizioni meteo lo permetteranno comunque interverremo con questa metodologia.

Nel frattempo abbiamo implementato il monitoraggio, ma installeremo anche un sistema SAR (radar) per il controllo ancora più puntuale e preciso delle deformazioni e dei movimenti del versante, così da avere le velocità di tutti i punti del corpo franoso nell'immediatezza".

"Da un punto di vista idraulico - conclude Bottacin - non vi sono invece allo stato attuale possibili problematiche da segnalare a valle del paese in quanto la portata del corso dell’acqua è bassa e quindi non implicherebbe pericolo di esondazioni anche in caso di cospicue quantità. Restiamo comunque in costante collegamento con il comune per qualsiasi necessità".

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