immigrazione clandestina

L'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano condannato a 13 anni e 2 mesi

Dovrà anche restituire 500mila euro. E' candidato alle elezioni regionali in Calabria del 3 e 4 ottobre.

L'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano condannato a 13 anni e 2 mesi
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Una sentenza pesantissima, che va ben al di là della richiesta del pubblico ministero. L'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione per illeciti nella gestione dei migranti. La sentenza è arrivata nella tarda mattinata di giovedì 30 settembre 2021 ed è destinata a fare molto discutere. Non solo perché Lucano era diventato un simbolo della gestione dei migranti con il "modello Riace", ma anche perché è candidato alle elezioni regionali in Calabria, che si svolgeranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021. E ovviamente si è subito scatenato il finimondo.

L'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano condannato a 13 anni

Lucano era imputato per associazione per delinquere, abuso d'ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d'asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui una condanna a 7 anni e 11 mesi, ma il verdetto è stato decisamente più pesante.  La sentenza è stata letta dal presidente del Tribunale di Locri, Fulvio Accurso, dopo una camera di consiglio che si è protratta per quattro giorni.

L'inchiesta

L'inchiesta  condotta dalla Procura della Repubblica di Locri, con indagini delegate alla Guardia di Finanza, si riferisce al periodo da primo cittadino di Mimmo Lucano, che nell'ottobre 2018 finì anche agli arresti domiciliari  con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Dopo il periodo di detenzione fu applicato nei suoi confronti il divieto di dimora a Riace, poi revocato dal Tribunale di Locri un anno più tardi.

Grande, naturalmente, l'amarezza del diretto interessato:

"Ho fatto il sindaco. Mi sono speso per il riscatto della mia terra e per i diritti degli ultimi. Questa è una vicenda inaudita. Sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso. Mi aspettavo un'assoluzione. Grazie, comunque, lo stesso ai miei avvocati (Giuliano Pisapia e Andrea Dacqua, ndr) per il lavoro che hanno svolto. Io, tra l'altro, non avrei avuto modo di pagare altri legali, non avendo disponibilità economica".

 La sentenza, tra l'altro, obbliga anche Lucano a restituire 500mila euro per i  finanziamenti ricevuti dall'Unione europea e dal Governo.  

Le elezioni in Calabria

La vicenda non potrà non avere pesanti ripercussioni sulle elezioni regionali calabresi, che si svolgeranno tra pochi giorni. Lucano è infatti candidato nelle tre circoscrizioni (Nord, Centro e Sud) come capolista di Un'altra Calabria è possibile, lista che fa parte del polo civico a sostegno del candidato governatore Luigi de Magistris.

E le reazioni non si sono fatte attendere. Tra le prime quella del leader della Lega Matteo Salvini, che ha colto anche l'occasione per tornare sulla vicenda che vede in questi giorni al centro dell'attenzione il suo ex social media manager Luca Morisi.

Tante, però, anche le attestazioni di vicinanza all'ex sindaco di Riace, tra cui quella dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini.

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