Si è presentata in farmacia con un’amica e una volta arrivata al bancone ha detto: “Vorrei una mascherina 1522…”. Una frase apparentemente normale, per ordinare un prodotto (la mascherina, appunto) che da un anno e mezzo a questa parte è di uso comune. Ma in realtà la richiesta nascondeva un messaggio in codice, e proprio grazie a questo è riuscita a porre fine a un incubo che durava da cinque anni. E’ successo a Oristano in Sardegna.
“Vorrei una mascherina 1522”
Il 1522 è infatti il numero di un servizio pubblico, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero è stato attivato nel 2006 ed è dedicato al contrasto della violenza di genere. Dal 2020, la gestione del 1522 è in capo a Differenza Donna, un’associazione nata nel 1989 che si propone di “far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza maschile nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine e bambini”.
La frase in codice è stata messa a punto dai centri antiviolenza e dall’Ordine dei farmacisti per segnalare casi di abusi. La mascherina 1522 non esiste, ma serve per chiedere aiuto in maniera discreta.
Il caso di Oristano
Il caso è successo a Oristano, in Sardegna, ma è di esempio per tutto il Paese. Una ragazzina di 17 anni si è presentata in farmacia insieme a un’amica. Una volta al banco, di fronte ha trovato una dottoressa con grande prontezza di spirito, che l’ha fatta accomodare nel retro del negozio e si è fatta raccontare la storia. Una vicenda drammatica: la ragazza, affidata a un amico di famiglia sessantenne, era diventata vittima di violenza e minacce. Una situazione che durava da cinque anni, da quando la ragazzina ne aveva soltanto 12. Secondo quanto ricostruito, l’uomo costringeva la giovane al silenzio a volte con piccoli regali, altre con minacce esplicite.
I fatti risalgono a qualche mese fa, ma la vicenda si è chiusa soltanto ora, con l’arresto dell’orco per violenza sessuale su minore messo a segno dalla Polizia di Oristano, avvisata come da protocollo dalla farmacista.
Maltrattamenti e violenze incrementati durante la pandemia
La strategia della “mascherina 1522” è stata perfezionata durante i mesi della pandemia, quando è emerso chiaramente che soprattutto il primo periodo di lockdown avrebbe potuto avere conseguenze devastanti per le vittime di maltrattamenti e molestie in famiglia. Nel periodo più critico dell’emergenza Covid – da marzo a maggio 2020 – infatti sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. Una situazione che è proseguita e ha avuto strascichi importanti anche nei mesi successivi.
Una situazione che ha riguardato non solo le donne, ma anche i minori, come confermato da uno studio presentato a maggio 2021 da parte di Cesvi.
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