Crisanti o Capua per il Ministero della Salute del Governo Draghi?

Le ore che precedono la formazione di un nuovo Governo sono le più divertenti, almeno sul fronte del toto-ministri. Nella ridda di nomi gettati nel calderone fra indiscrezioni vere o presunte, ci finisce proprio di tutto. La maggior parte dei rumors si dissolvono, qualche volta centrano il bersaglio.

Crisanti o Capua nel Governo Draghi?

Certo è che nel nuovo "Governo del presidente" (Mattarella) guidato dall'ex Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, sarebbe ben strano ritrovare due dei volti maggiormente saliti alla ribalta durante la pandemia, ovvero Ilaria Capua e Andrea Crisanti, tutti e due citati nel tourbillon delle indiscrezioni.

DRAGHI ACCETTA L'INCARICO:

Due virologi, entrambi legati a Padova

Legati tutti e due a Padova, anche se entrambi di origini romane, nel mediatico quanto scherzoso "album di figurine dei virologi" sono sempre stati in primo piano, con alterne fortune: la prima è stata (spesso ingiustamente) tacciata di "pessimismo cosmico" e qualche volta di superficialità, il secondo ha avuto il suo bel da fare col governatore Luca Zaia, uscendone quasi sempre a testa alta, ma è inciampato l'estate scorsa in un improvvido "Non so se mi farò vaccinare", poi ritrattato, che gli è valso un surreale plauso da parte dei No vax.

Sarebbero in grado di guidare il Ministero della Salute? E chi lo sa... Il passo da scienziato a politico non è così breve, anche se Crisanti ha sicuramente rivelato nei suoi scontri con Zaia un animo attento alle questioni politiche (tanto da esser inevitabilmente etichettato come vicino al centrosinistra), mentre la Capua una storia politica ce l'ha per davvero.

L'incredibile vicenda personale di Ilaria Capua

Dal 2013 al 2015 è stata deputata per Scelta civica di Mario Monti, ma poi s'è dimessa e si è trasferita in Florida dopo una brutta storia, seppur finita bene per lei: additata come “trafficante di virus” sulla base di un’indagine della Magistratura, quando arriva l’avviso di garanzia a mezzo stampa, sono ormai 18 anni che lavora presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro nel Padovano, dove ha contribuito a creare il gruppo di ricerca selezionato dalla Commissione europea come Laboratorio europeo di riferimento per l’influenza aviaria e la malattia di Newcastle.

L’accusa è quella di aver stretto accordi con aziende per produrre vaccini e arricchirsi. Premi, scoperte di importanza mondiale nel suo campo, riconoscimenti in ogni parte del mondo e invece in Italia, per contro, l’assurda accusa di aver attentato alla salute del pianeta per arricchirsi. Intercettazioni equivocate e polemiche politiche (Alessandro Di Battista scrive un tweet con l’hashtag #arrestanovoi, anche se non è stato arrestato nessuno), poi anche il web insorge con insulti personali e minacce.

Capua decide di andarsene. La chiama la University of Florida per dirigere un dipartimento dell’Emerging Pathogens Institute, dove se la tengono ben stretta. E in Italia? Nel 2016 la virologa è stata prosciolta: non si è nemmeno arrivati a processo, a ristabilire la verità ci ha pensato Laura Donati, giudice del Tribunale di Verona. Insussistenza di un presunto delitto per cui la ricercatrice rischiava addirittura incredibilmente l’ergastolo. Pochi anni dopo l’Italia ha avuto bisogno di lei. E lei ha teso la mano. Il rammarico per quel team di scienziati che si era costituito durante la fruttuosa esperienza padovana, però, non l’ha mai abbandonata.

Crisanti: "Se me lo dovessero chiedere..."

Crisanti, che aveva fatto parte del comitato scientifico del Veneto durante il primo lockdown dando prova di poter prendere decisioni efficaci in termini di contenimento dei contagi, secondo molti potrebbe avere le carte in regola.

Il professore però, ha ammesso all’Ansa:

“Se farei il Ministro? Nemmeno io ho mai pensato a questa eventualità. Se me lo dovessero chiedere comincerei a pensarci su”.

NON PERDERTI NEPPURE: Il cremonese Carlo Cottarelli nuovo ministro dell’economia?