Anche nell’ultimo giorno dell’anno non mancano le vittime sul lavoro. Il 2025 si chiude in modo tragico, con due vittime, una in Lombardia e una in Sardegna.
Elettricista schiacciato tra il carrello elevatore e il muro
Tragedia nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 31 dicembre 2025, intorno alle 11, nella zona industriale di Predda Niedda, a Sassari, dove un elettricista di 56 anni, Ettore Garu, ha perso la vita durante un intervento di manutenzione.
L’operaio lavorava per una ditta esterna incaricata della manutenzione dell’impianto elettrico del Gruppo Alimentare Sardo, all’interno di un magazzino di stoccaggio merci situato lungo la strada 8 dell’area industriale.
Secondo una prima ricostruzione, l’operaio si trovava in quota su un cestello elevatore, manovrato da un collega rimasto a terra. Durante l’operazione sarebbe rimasto schiacciato contro una parete in cemento armato del capannone, per poi precipitare al suolo. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento: non è escluso un errore di manovra né un guasto tecnico al mezzo.
Malore fatale in fabbrica: muore sorvegliante a Isso (Bergamo)
Tragedia anche nella serata del 30 dicembre 2025 a Isso, in provincia di Bergamo. Come riporta Prima Bergamo, un 56enne è morto all’interno dello stabilimento Flamma Group, azienda chimico-farmaceutica con sede in via Cascina Secchi 217.
Secondo le prime informazioni, l’uomo – ex guardia giurata – si trovava nello stabilimento come sorvegliante, in una giornata in cui la produzione era ferma. Durante il turno di lavoro avrebbe improvvisamente accusato un malore, accasciandosi a terra.
Un collega ha immediatamente lanciato l’allarme chiamando il 112. Sul posto sono arrivati un’ambulanza della Croce Rossa di Treviglio e un’automedica in codice rosso, ma nonostante i tentativi di rianimazione, il 56enne è deceduto poco dopo.
Grave infortunio nello stabilimento Marzotto di Valdagno: operaio ferito al volto
Un altro infortunio sul lavoro si è verificato a Valdagno, in provincia di Vicenza. A rimanere gravemente ferito è stato un operaio di 30 anni dipendente di una ditta edile esterna.
Il giovane stava eseguendo lavori di manutenzione e, mentre tagliava un tubo con un flessibile, l’attrezzo gli sarebbe improvvisamente sfuggito di mano. Non è ancora chiaro se a colpirlo sia stata la lama del flessibile o l’estremità del tubo, ma l’impatto ha provocato gravi lacerazioni al volto, in particolare a labbra e mento, zone non coperte dalle protezioni.
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