Verso Capodanno

Sequestri di botti illegali in Italia: ritirate tonnellate di fuochi d’artificio pericolosi

Le Forze dell'ordine sono intervenute pressoché ovunque, da Nord a Sud, ma il fenomeno resta ancora diffusissimo

Sequestri di botti illegali in Italia: ritirate tonnellate di fuochi d’artificio pericolosi

Con l’avvicinarsi della notte di Capodanno, le forze dell’ordine italiane intensificano i controlli contro la diffusione e la vendita di botti e fuochi d’artificio illegali. Ogni anno, nonostante i numerosi divieti comunali e nazionali, aumentano i casi di prodotti pirotecnici non conformi alle normative di sicurezza, con rischi significativi per la pubblica incolumità, la salute e l’ambiente.

Perché i sequestri di botti sono così importanti?

I botti non autorizzati, spesso venduti in nero o fabbricati artigianalmente, possono contenere miscele esplosive non certificate e materiali pericolosi che rappresentano un rischio reale per ferite gravi, amputazioni e danni permanenti. Ogni anno le autorità sanitarie e le associazioni mediche sottolineano l’importanza della prevenzione per evitare incidenti legati a esplosivi improvvisati.

I principali casi di sequestri recenti in Italia

Numerosi, come sempre, gli episodi con coinvolte anche ingenti quantità di botti e fuochi d’artificio. Eccone alcune.

Maxi sequestro a Brescia: quasi 3 tonnellate di botti illegali

Nella provincia di Brescia la Guardia di Finanza ha effettuato diverse operazioni coordinate che hanno portato al sequestro di circa 2.850 kg di fuochi d’artificio non conformi, tra materiale stoccato in esercizi commerciali irregolari e prodotti detenuti da privati senza requisiti di sicurezza. Quattordici persone sono state denunciate e una è stata arrestata nell’ambito dell’indagine.

I botti sequestrati a Brescia

Sequestri nel milanese: oltre 1,5 tonnellate di botti pericolosi

Nel territorio della città metropolitana di Milano, la Guardia di Finanza ha intercettato oltre 1,2 tonnellate di fuochi d’artificio illegali, alcuni conservati in condizioni non sicure e con modalità di stoccaggio che violavano le norme di prevenzione incendi.

Nel Legnanese (sempre in provincia di Milano), come racconta Prima Milano Ovest, la polizia ha scoperto circa 250 kg di fuochi artigianali conservati in un magazzino a Castellanza, pronti per la vendita illegale ma potenzialmente esplosivi.

I botti sequestrati a Legnano

Operazione a Martinsicuro (Teramo): 240 kg di esplosivi nascosti

La Polizia di Stato ha scoperto a Martinsicuro, in provincia di Teramo, in Abruzzo, un deposito clandestino con più di 240 kg di botti illegali, compresi oltre 1.200 prodotti pirotecnici e 48 ordigni artigianali senza certificazione, considerati altamente rischiosi. Un uomo è stato denunciato per detenzione e commercio illecito di esplosivi.

Calabria: oltre una tonnellata sequestrata

Nella zona di Polistena (Reggio Calabria), i Carabinieri hanno sequestrato circa 1.000 kg di botti illegali dettagliando l’importanza della prevenzione e dei controlli territoriali per evitare incidenti durante le celebrazioni invernali.

Sequestro nel Salento: 500 kg di esplosivi nel Lecce

I Carabinieri della compagnia di Maglie hanno recuperato 500 kg di fuochi artigianali e materiale esplosivo all’interno di un’abitazione privata a Scorrano (Lecce), tutti pronti per essere utilizzati senza alcuna garanzia di sicurezza.

Maxi sequestri in Sicilia: 4 tonnellate a Messina, 2 a Palermo

Anche in Sicilia pesanti sequestri. La Polizia di Stato, insieme al Nucleo Artificieri della Questura di Palermo, ha arrestato un uomo di 49 anni a Misilmeri, sorpreso a detenere 2.400 kg di fuochi d’artificio illegali in un immobile rurale tra Misilmeri e Marineo. L’indagine ha rivelato che l’uomo fabbricava artifizi pirotecnici in un ex opificio di sua proprietà. Il materiale sequestrato è stato repertato dagli artificieri e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa di distruzione.

A Messina, i finanzieri del Comando provinciale hanno sequestrato più di 120.000 artifizi pirotecnici, per un peso complessivo di oltre 4 tonnellate, denunciando diversi giovani e arrestando in flagranza una persona a Barcellona Pozzo di Gotto. I botti erano promossi tramite TikTok e Instagram e conservati in depositi non autorizzati, con grave rischio per la sicurezza pubblica.

In un secondo intervento nella stessa città, sono stati sequestrati 152 artifizi, 25 micce, 5 centraline e 40 accenditori elettrici, tutti potenzialmente esplosivi e realizzati artigianalmente.

Il quadro normativo e i divieti comunali

Negli ultimi anni molte Amministrazioni locali hanno emanato ordinanze anti-botti in vista del Capodanno per limitare l’uso di fuochi d’artificio da parte dei cittadini e proteggere animali, persone fragili e aree sensibili. La normativa prevede anche sanzioni amministrative e penali e il sequestro delle merci non conformi alla legge.

Ma se da un lato i recenti controlli e sequestri testimoniano un impegno crescente da parte delle forze dell’ordine italiane per contrastare la commercializzazione e l’uso di botti pericolosi, dall’altro il costante ripetersi di questi episodi fa capire come il fenomeno sia ancora molto diffuso e la battaglia sia ancora lunghissima.