Una gita in montagna che poteva finire in tragedia. Attimi di terrore martedì 30 dicembre 2025 a Macugnaga, ancora una volta in Piemonte, dove la funivia Macugnaga – Passo Moro è stata coinvolta in un grave incidente che ha bloccato circa 100 persone in quota, causando alcuni feriti.
Una vicenda che si è chiusa fortunatamente senza vittime, ma che inevitabilmente ha riportato alla memoria la tragedia della funivia del Mottarone, sempre in Piemonte, avvenuta il 23 maggio 2021, che causò la morte di 14 persone.
Funivia si schianta a Macugnaga
Come racconta il Corriere di Novara, martedì 30 dicembre 2025 a Macugnaga, la cabina della funivia non ha rallentato correttamente in stazione, urtando le barriere di sicurezza. Fortunatamente, grazie a procedure di emergenza rapide, tutti i passeggeri – un centinaio circa – sono stati evacuati con l’ausilio di elicotteri e vigili del fuoco. Non si registrano vittime, ma alcuni feriti lievi o moderati.
Nella cabina a monte sono rimasti feriti tre dei quindici passeggeri, mentre a valle è rimasto ferito il manovratore. Circa cento le persone rimaste bloccate ai 2800 metri.
Secondo le prime indagini, il problema potrebbe derivare da un guasto tecnico ai sistemi di frenata o di controllo elettronico, evidenziando quanto sia cruciale la manutenzione preventiva e i controlli regolari degli impianti.
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Il sistema frenante della cabina è automatico ed entra in funzione quando si avvicina alla stazione. Il “vetturino” che viaggiava a bordo si è reso conto che la velocità non diminuiva e ha azionato manualmente il freno. Una manovra che ha ridotto la violenza dell’impatto, evitando guai peggiori.
La tragedia del Mottarone: un confronto drammatico
Nel 2021, la caduta della cabina della funivia Stresa‑Mottarone causò la morte di 14 persone.

In quel caso, oltre a un cedimento del cavo trainante, i freni di emergenza erano stati disattivati illegalmente, trasformando un guasto tecnico in una tragedia umana.
Le differenze tra i due incidenti
La differenza tra i due incidenti è netta. A partire dal dato più importante, quello delle vittime. Se quella di Mottarone resterà una tragedia impressa per sempre nella storia italiana, a Macugnaga parliamo fortunatamente di un esito relativamente contenuto.
La differenza principale risiede nella risposta tecnica e nella gestione della sicurezza: a Macugnaga il sistema di sicurezza e la risposta rapida hanno limitato i danni, mentre al Mottarone la combinazione di errore umano e violazioni della sicurezza portò a conseguenze fatali.
La funivia di Macugnaga, costruita nel 1962, all’inizio del 2023 è stata interessata da un intervento di revisione generale con sostituzione di motori, pulegge e cabine. I lavori costarono due milioni di euro, di cui 1,8 milioni finanziati dalla Regione Piemonte e 200mila euro dal Comune di Macugnaga.
L’ennesima dimostrazione, dunque, che prevenzione, manutenzione e procedure di emergenza funzionanti possono salvare vite.
Lezioni per la sicurezza degli impianti
Questi due incidenti mostrano chiaramente che la sicurezza non può mai essere trascurata. Anche un piccolo guasto tecnico, come a Macugnaga, può creare situazioni di emergenza complicate se non vengono rispettati i protocolli.
Tra le principali lezioni:
- Manutenzione costante dei sistemi di frenata e controllo
- Procedure di emergenza testate e operative
- Formazione continua del personale tecnico
- Supervisione indipendente degli impianti.
L’esperienza del Mottarone ha portato a controlli più rigorosi su tutte le funivie italiane, ma l’incidente di Macugnaga dimostra che gli standard devono essere sempre elevati.