Guerra in Ucraina

Oggi Zelensky incontra Trump. Meloni: “Mantenere unità di vedute tra Europa, Ucraina e Usa per stop alla guerra”

Intanto un nuovo attacco missilistico di Mosca su Kiev fa due vittime e una trentina di feriti

Oggi Zelensky incontra Trump. Meloni: “Mantenere unità di vedute tra Europa, Ucraina e Usa per stop alla guerra”

Le prossime ore possono segnare una svolta nella guerra in Ucraina. Mentre manca pochissimo all’incontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump a Mar-a-Lago, la Russia intensifica i raid su Kiev, mentre l’Europa ribadisce il proprio sostegno e chiede unità con Washington per arrivare a una pace “giusta e duratura”.

L’Europa si compatta prima del vertice con Trump

Zelensky si è coordinato con i leader europei in una videoconferenza dal Canada, dove ha incontrato il premier Mark Carney. Alla chiamata hanno partecipato i Paesi del cosiddetto gruppo di Berlino, tra cui Italia, Francia, Germania e Regno Unito.

Collegata, naturalmente, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che – come riporta una nota ufficiale di Palazzo Chigi – ha sottolineato che “mai come ora” è fondamentale mantenere una linea comune tra Europa, Ucraina e Stati Uniti.

“Solo un fronte unito può costringere la Russia ad assumersi le proprie responsabilità e ad accettare veri negoziati”; ha spiegato.

Giorgia Meloni

Anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha ribadito l’obiettivo di una pace che tuteli la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, confermando che Bruxelles continuerà a sostenere Kiev e a fare pressione sul Cremlino.

Missili su Kiev, cresce la tensione in Europa orientale

Mentre la diplomazia prova ad accelerare, la guerra non si ferma. Nelle ultime ore la Russia ha lanciato un massiccio attacco missilistico su Kiev e sulla regione circostante. Il bilancio è di almeno due morti e oltre trenta feriti, tra cui due bambini. La difesa antiaerea è entrata in funzione in tutta la capitale.

La Polonia ha reagito facendo decollare i propri caccia e chiudendo temporaneamente due aeroporti. Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato i raid, definendoli la prova che Mosca intende prolungare il conflitto.

Zelensky è stato netto:

“Putin non vuole la pace”.

E ha chiesto agli alleati di aumentare la pressione su Mosca.

Putin rilancia: “Se Kiev non tratta, useremo la forza”

Dal Cremlino arriva una risposta altrettanto dura. Vladimir Putin ha ribadito che, se l’Ucraina non intende risolvere il conflitto con mezzi politici, la Russia lo farà “con la forza”. Mosca continua a rivendicare successi militari e accusa Kiev di non voler chiudere la guerra.

Il faccia a faccia Zelensky-Trump e il piano di pace

L’incontro di oggi in Florida tra Zelensky e Trump potrebbe però rappresentare un possibile punto di svolta. Sul tavolo c’è un piano di pace in circa venti punti, che prevedrebbe garanzie di sicurezza statunitensi per 15 anni, con possibilità di proroga.

Zelensky ha spiegato che discuterà soprattutto di garanzie di sicurezza e delle regioni occupate di Donetsk e Zaporizhzhia ribadendo che Kiev non riconoscerà territori come russi, ma per la prima volta ha aperto all’ipotesi di sottoporre eventuali concessioni a un referendum, a condizione di un cessate il fuoco di almeno 60 giorni.

Secondo fonti ucraine, il piano sarebbe pronto al 90%, ma il restante 10% resta il nodo più difficile.

Trump frena, Mosca attacca l’Europa

Trump, per ora, mantiene una posizione prudente:

“Zelensky non ha nulla finché non lo approvo io”.

Parole che aumentano l’incertezza sul vertice.

Da Mosca, il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov afferma che Russia e Stati Uniti “non sono mai stati così vicini alla pace”, accusando però l’Europa di non voler arrivare a un accordo.

Una finestra stretta per la tregua

Tra raid, pressioni politiche e diplomazia serrata, l’orizzonte resta fragile. Per Kiev, una tregua di almeno 60 giorni rappresenterebbe il primo passo verso un accordo più ampio. Ma tutto passa dalle prossime ore e dall’esito dell’incontro tra Zelensky e Trump.