Imprese e Rating

Rilevazione mensile dei dati di bilancio e allineamento con la Centrale dei Rischi

Il commento di Silviano Di Pinto, esperto in “Analisi di Bilancio, Pianificazione Finanziaria e strumenti di garanzia per le imprese”

Rilevazione mensile dei dati di bilancio e allineamento con la Centrale dei Rischi

I consigli di Silviano Di Pinto

Perché la rilevazione mensile dei dati di bilancio (entro 30 giorni) e l’allineamento con la Centrale dei Rischi sono un pilastro di buona gestione aziendale?

La rilevazione mensile dei dati economico‑finanziari, con uno scarto massimo di 30 giorni e un costante allineamento con la Centrale dei Rischi (CR) della Banca d’Italia, non è una semplice attività amministrativa: è un meccanismo di governo aziendale che permette di trasformare i numeri in decisioni tempestive, riducendo il rischio e aumentando la credibilità dell’impresa verso il sistema finanziario.

La rilevazione mensile dei dati di bilancio, effettuata con uno scarto massimo di 30 giorni e coordinata con le informazioni della Centrale dei Rischi (CR), rappresenta un elemento essenziale per una gestione aziendale solida e consapevole. Questo processo garantisce una visione tempestiva e affidabile della situazione economico‑finanziaria, rafforza la capacità dell’impresa di dialogare con il sistema bancario e consente decisioni strategiche basate su informazioni aggiornate.

La rilevazione mensile dei dati di bilancio è molto più di un’attività amministrativa: è come tenere il polso dell’azienda, ascoltarne i segnali e comprenderne l’andamento mentre accade, non quando ormai è troppo tardi per intervenire. Quando i numeri arrivano con regolarità e con uno scarto massimo di trenta giorni, l’impresa può accorgersi subito se qualcosa sta cambiando: un indebitamento che cresce più del previsto, una liquidità che si assottiglia, uno sconfinamento che non dovrebbe esserci. Sono piccoli campanelli d’allarme che, se colti in tempo, evitano che un semplice squilibrio si trasformi in una criticità strutturale e finisca per riflettersi negativamente anche nella Centrale dei Rischi. Questa puntualità nel monitoraggio non passa inosservata agli occhi delle banche. Un’impresa che conosce i propri numeri, li aggiorna e li controlla con costanza trasmette affidabilità.

L’allineamento con la Centrale dei Rischi diventa così un segnale di trasparenza e di buona gestione, capace di migliorare la percezione del rischio e di aprire la strada a condizioni creditizie più favorevoli. È un dialogo più equilibrato, in cui l’azienda non subisce la valutazione bancaria, ma la governa attraverso dati chiari e coerenti. Il confronto mensile tra bilancio gestionale e Centrale dei Rischi permette anche di verificare che le segnalazioni siano corrette. Un errore, anche piccolo, può restare visibile per anni e influenzare il rating dell’impresa. Individuarlo e correggerlo subito significa proteggere la propria reputazione finanziaria e mantenere un profilo di rischio coerente con la realtà.

Avere dati aggiornati significa anche poter gestire meglio il presente e pianificare il futuro. Il budget non è più un documento statico, ma un riferimento vivo, da confrontare mese dopo mese con i risultati effettivi. La gestione del capitale circolante diventa più precisa, le decisioni operative più rapide, gli investimenti più consapevoli. L’azienda non aspetta la chiusura dell’anno per capire come sta andando: lo sa già, e può agire di conseguenza. La standardizzazione dei flussi informativi porta con sé un altro vantaggio: riduce tempi, costi e attività manuali. Le energie che prima venivano assorbite dalla raccolta dei dati possono essere dedicate all’analisi, alla comprensione, alla strategia. È un passaggio da un lavoro di mera compilazione a un lavoro di interpretazione.

Un reporting mensile accurato aiuta anche a rispettare gli obblighi normativi e a dimostrare un adeguato assetto organizzativo. Significa essere pronti di fronte a revisori, banche, organi di controllo. Significa ridurre il rischio di rilievi e sanzioni. Significa, in sostanza, mostrare che l’azienda è governata con attenzione e responsabilità.

Infine, osservare i dati mese dopo mese permette di capire come i cambiamenti esterni — l’aumento dei tassi, l’inflazione, le oscillazioni del mercato — influenzano la struttura finanziaria dell’impresa. È un modo per leggere il contesto e adattare le strategie con tempestività, senza subire gli eventi. In definitiva, la rilevazione mensile non è un adempimento, ma un modo di pensare e di gestire l’impresa. Trasforma i numeri in conoscenza, la conoscenza in decisioni e le decisioni in resilienza.

È un approccio proattivo che sostiene la stabilità, la crescita e la sostenibilità nel lungo periodo, permettendo all’azienda di muoversi con consapevolezza in un ambiente complesso e in continuo cambiamento.

🎯 Obiettivo
Garantire un controllo costante e tempestivo della situazione economico‑finanziaria dell’impresa, migliorare il dialogo con le banche e prevenire rischi attraverso un monitoraggio mensile strutturato.

📌 1. Attività da svolgere ogni mese (entro 30 giorni)
– Rilevazione dati economico‑finanziari
– Aggiornare conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario.
– Verificare margini, liquidità, capitale circolante, posizione finanziaria netta.
– Confrontare i dati con budget e forecast.
– Allineamento con la Centrale dei Rischi
– Scaricare la CR del mese.
– Confrontare utilizzi, sconfinamenti, garanzie e segnalazioni con la contabilità interna.
– Identificare eventuali errori o anomalie da correggere subito.

📌 2. Indicatori da monitorare
– Indebitamento a breve e a medio-lungo termine
– Utilizzo delle linee di credito (fidi, autoliquidanti, cassa)
– Sconfinamenti e ritardi
– Andamento della liquidità e Rotazione del capitale circolante (crediti, debiti, magazzino)

– DSCR e capacità di rimborso
– Principali indici di bilancio di natura economica, finanziaria e patrimoniale

 

📌 3. Benefici immediati per l’impresa
– Individuazione precoce delle criticità (liquidità, margini, tensioni finanziarie).
– Miglioramento del rating bancario grazie a dati coerenti e aggiornati.
– Maggiore forza negoziale con gli istituti di credito.
– Riduzione del rischio di errori nelle segnalazioni CR.
– Decisioni più rapide e consapevoli su investimenti, costi e fabbisogni finanziari.
– Rispetto degli obblighi di adeguato assetto organizzativo (art. 2086 C.C.).

📌 4. Strumenti consigliati
– Cruscotto mensile con indicatori chiave (KPI).
– Confronto mensile Budget vs Consuntivo.
– Report sintetico per proprietà, CDA e revisori.
– Archivio storico delle CR per analisi dei trend.

📌 5. Errori da evitare
– Rilevare i dati con ritardi superiori ai 30 giorni.
– Non confrontare i numeri interni con la CR.
– Ignorare piccoli sconfinamenti o segnalazioni anomale.
– Limitarsi alla raccolta dei dati senza analizzarli.
– Non aggiornare budget e previsioni in base ai risultati mensili.

📌 6. Output atteso ogni mese
– Report gestionale mensile.
– Analisi scostamenti rispetto al budget.
– Verifica allineamento con CR e segnalazione eventuali anomalie.
– Azioni correttive da attuare nel mese successivo.

📌 7. Perché è un pilastro di buona gestione
– Trasforma i numeri in conoscenza.
– Trasforma la conoscenza in decisioni.
– Trasforma le decisioni in resilienza e continuità aziendale.

Silviano Di Pinto Esperto in Analisi di Bilancio, Pianificazione Finanziaria e strumenti di garanzia per le imprese