GUERRA

Bombe in Ucraina, bombe a Mosca. L’appello del Papa: “Tregua almeno a Natale”

Ennesima notte di scontri, intanto Kiev è sempre più al freddo a causa dei blackout

Bombe in Ucraina, bombe a Mosca. L’appello del Papa: “Tregua almeno a Natale”

Un’altra notte, quella tra martedì 23 e mercoledì 24 dicembre 2025, di guerra, violenza e paura tra Ucraina e Russia, mentre l’ennesimo appello alla pace cade nel vuoto.

A Mosca esplosa un’auto e abbattuti droni

A Mosca un’auto è esplosa nella notte nella zona sud della capitale, a poca distanza dal luogo in cui pochi giorni fa era stato ucciso il tenente generale Fanil Sarvarov. Nell’esplosione sono morti due agenti della polizia stradale, inizialmente feriti e trasportati in ospedale, oltre a una persona sospettata che sarebbe deceduta sul posto.

Secondo i media, l’ordigno potrebbe essere stato lanciato all’interno del veicolo o posizionato nelle immediate vicinanze e fatto detonare quando gli agenti sono saliti a bordo. Testimoni avrebbero visto due persone fuggire dopo la deflagrazione. L’area è stata isolata e presidiata da un massiccio dispiegamento di forze di sicurezza.

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Un drone russo

Sempre nella notte di oggi mercoledì 24 dicembre 2025, i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto due droni diretti verso Mosca. Il sindaco Sergei Sobyanin ha riferito che i servizi di emergenza sono intervenuti sul luogo della caduta dei rottami. Secondo il ministero della Difesa russo, complessivamente 172 droni ucraini sono stati distrutti in diverse regioni della Federazione Russa: 110 nella regione di Bryansk, 20 in quella di Belgorod, 14 a Kaluga, 12 a Tula, 6 a Oryol, 4 nella regione di Mosca, oltre ad altri abbattimenti a Lipetsk, Volgograd, Kursk e Smolensk. Nella regione di Tula i rottami di un drone hanno provocato un incendio in uno stabilimento industriale, senza causare vittime.

Massiccio attacco russo: annunciata la conquista di Siversk

Sul fronte ucraino, la Russia ha scatenato uno dei più massicci attacchi delle ultime settimane contro le infrastrutture civili ed energetiche. Nella notte sono stati lanciati 650 droni e oltre 30 missili, colpendo 13 regioni, tra cui Kiev e Odessa. I bombardamenti hanno causato morti e feriti, tra cui un bambino di quattro anni nella regione di Zhytomyr, mentre nuovi attacchi su Zaporizhzhia hanno provocato almeno due feriti.

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Vladimir Putin

Le forze armate ucraine hanno riferito di aver abbattuto la maggior parte dei 116 droni lanciati da sei diverse direzioni, ma hanno confermato che un’infrastruttura critica nella regione di Chernihiv è stata colpita. I blackout continuano a peggiorare la situazione nelle città, lasciando Kiev sempre più al freddo, proprio alla vigilia del Natale.

Sul piano militare, la Russia ha annunciato la conquista di Siversk, nella regione di Donetsk, città strategica sulla direttrice verso Sloviansk e Kramatorsk. L’esercito ucraino ha spiegato che il ritiro è stato deciso per salvare vite umane e preservare la capacità di combattimento delle proprie unità, di fronte alla pressione esercitata da forze russe numericamente superiori.

Zelensky: “Putin regala bombe per Natale”

Il presidente Volodymyr Zelensky ha accusato Vladimir Putin di “non riuscire ad accettare l’idea di dover smettere di uccidere”, sottolineando che gli attacchi sono arrivati mentre sono in corso negoziati per porre fine alla guerra. “Putin regala bombe per Natale”, ha dichiarato, chiedendo al mondo di aumentare le pressioni su Mosca. Zelensky ha ribadito che l’Ucraina non è e non sarà un ostacolo alla pace e ha confermato contatti costanti con gli Stati Uniti, definiti “produttivi”, durante i recenti colloqui di Miami.

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Volodymyr Zelensky

Restano però irrisolte le questioni territoriali, in particolare sulla regione di Donetsk e sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, per la quale una proposta statunitense prevede una gestione congiunta tra Russia, Ucraina e Stati Uniti, soluzione giudicata da Kiev “inappropriata e poco realistica”.

L’appello del Papa: “Che ci sia un giorno di pace in tutto il mondo”

In questo contesto di escalation, si è levata con forza la voce di Papa Leone XIV. Uscendo da Villa Barberini a Castel Gandolfo, il Pontefice ha espresso “molta tristezza” per il rifiuto, attribuito alla Russia, di una tregua natalizia.

“Faccio ancora una volta questa richiesta a tutte le persone di buona volontà: rispettare almeno nel giorno della nascita del Salvatore un giorno di pace. Che ci sia un giorno di pace in Ucraina e in tutto il mondo”, ha detto.

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Papa Leone XIV

Il Papa ha ricordato anche il dramma di Gaza, raccontando di aver parlato con il parroco locale, impegnato a celebrare il Natale in una situazione “molto precaria”.

Ma, ancora una volta, l’appello alla tregua sembra restare inascoltato. Tra bombe che cadono in Ucraina, esplosioni a Mosca e droni abbattuti nei cieli di entrambi i Paesi, il Natale arriva segnato dal rumore della guerra, lontano da qualsiasi promessa di pace.