Bruxelles si è svegliata la mattina di giovedì 18 dicembre sotto il rombo dei trattori e si è trovata, poche ore dopo, al centro di violenti disordini. Migliaia di agricoltori provenienti da tutta Europa hanno invaso il quartiere europeo per protestare contro le politiche agricole dell’Unione, in particolare le proposte della Commissione sulla Politica agricola comune (Pac) post-2027 e l’accordo commerciale Ue-Mercosur. La manifestazione, organizzata dai sindacati agricoli europei Copa e Cogeca, è degenerata in scontri con la polizia davanti al Parlamento europeo, a Place du Luxembourg.
🔴🇪🇺🚜 ALERTE INFO | Un énorme incendie a été allumé place du Luxembourg à Bruxelles. Des agriculteurs de toute l’Europe sont venus manifester.pic.twitter.com/Z719mS0tBz
— Jon De Lorraine (@jon_delorraine) December 18, 2025
Disordini e scontri con la polizia
Secondo la polizia belga, in strada c’erano tra gli 8.000 e i 9.000 manifestanti e oltre 500 trattori, arrivati soprattutto da Francia e Belgio, ma con una presenza italiana definita “politicamente rilevante”. Al corteo hanno partecipato infatti Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e Confcooperative Fedagripesca. Gli agricoltori si sono mossi sin dalle prime ore del mattino dalla zona della Gare du Nord, raggiungendo nel pomeriggio il cuore delle istituzioni Ue, proprio mentre era in corso il vertice dei leader europei su bilancio, commercio e accordo Mercosur.
BRUXELLES EST EN FEU pour nos paysans et pour le Frexit ! pic.twitter.com/K0WnDZAT6w
— Florian Philippot (@f_philippot) December 18, 2025
La tensione è esplosa davanti agli edifici dell’Eurocamera. La polizia è intervenuta inizialmente con l’uso di idranti per disperdere i manifestanti e successivamente ha avanzato lanciando fumogeni e lacrimogeni. Dall’altra parte, alcuni gruppi di agricoltori hanno risposto lanciando patate, barbabietole, uova, pietre, bottiglie e petardi. Le vetrate dell’edificio della Stazione Europa, che si affaccia sulla piazza, sono state danneggiate.

In diversi punti del quartiere europeo sono stati scaricati cumuli di letame e i boati dei petardi hanno rimbombato tra i palazzi di vetro. I disordini sono durati alcuni minuti, prima che le forze dell’ordine arretrassero lungo una recinzione di filo spinato predisposta per impedire l’accesso all’Eurocamera.
🚨 UN TRACTEUR FORCE LE BARRAGE POLICIER À BRUXELLES !
La tension monte devant les institutions européennes où agriculteurs majoritairement belges et français sont mobilisés.
— Résistance Paysanne (@ResistPaysans) December 18, 2025
La protesta, nelle intenzioni degli organizzatori, non voleva essere simbolica. “È la prima volta che agricoltori di tutti gli Stati membri sono presenti alla stessa protesta. È un fatto storico“, ha dichiarato un portavoce del Copa-Cogeca. Il messaggio è diretto alla Commissione europea, accusata di mettere il settore agricolo sotto una pressione giudicata insostenibile. Le organizzazioni agricole temono una riduzione delle risorse della Pac nel prossimo quadro finanziario pluriennale o una sua riorganizzazione all’interno di un fondo più ampio, e chiedono garanzie sulla concorrenza negli accordi commerciali.
I temi della protesta
Particolarmente forte è la contestazione dell’accordo Ue-Mercosur con i Paesi dell’America Latina. Gli agricoltori chiedono reciprocità negli standard, maggiori controlli sulle importazioni e la tutela del mercato europeo.
“L’agricoltura è un asset strategico per l’Unione europea“, ha ribadito Massimiliano Giansanti, presidente del Copa, spiegando che non si tratta di chiedere deregolamentazioni ma “leggi migliori” e politiche forti, autorevoli e adeguatamente finanziate.

Il tema è al centro del dibattito anche nelle istituzioni Ue. L’eurodeputato dei Verdi Thomas Waitz ha denunciato il rischio di tagli ai fondi agricoli fino al 40% considerando l’inflazione, mentre sul piano politico restano forti le riserve sull’accordo Mercosur. L’Italia ha espresso perplessità, allineandosi alla posizione della Francia. Il presidente francese Emmanuel Macron, arrivando al vertice Ue, ha dichiarato che Parigi “non è pronta” a sottoscrivere l’accordo e che “non ha senso” firmarlo senza ulteriori concessioni. Ha annunciato consultazioni con altri governi, tra cui Italia, Polonia, Belgio, Austria e Irlanda, sottolineando che gli agricoltori europei “affrontano già un numero elevato di difficoltà“.

A margine delle proteste, una delegazione del Copa-Cogeca è stata ricevuta dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e dal commissario all’Agricoltura Christophe Hansen.
“In tempi di incertezza, i nostri agricoltori hanno bisogno di affidabilità e supporto. L’Europa li sosterrà sempre“, hanno scritto i vertici europei su X, promettendo un sostegno forte nel bilancio Ue, aiuti mirati per le piccole aziende e semplificazioni.