Dopo cinque anni di separazione seguiti alla Brexit, il Regno Unito tornerà ufficialmente a far parte del programma Erasmus. Londra e Bruxelles hanno annunciato l’accordo con un comunicato congiunto che certifica la riadesione britannica a Erasmus Plus a partire da gennaio 2027 (o settembre, secondo il calendario accademico). Una decisione dal forte valore simbolico, che segna un ulteriore passo nel riavvicinamento tra il governo britannico guidato da Keir Starmer e l’Unione europea.
Firmato l’accordo congiunto tra UE e Regno Unito
L’intesa consentirà agli studenti del Regno Unito di tornare a partecipare al programma di scambio europeo e, parallelamente, permetterà agli studenti dell’Ue – inclusi quelli italiani – di studiare nuovamente negli atenei britannici. Un ritorno molto atteso dal mondo accademico, che aveva accolto con forte delusione l’uscita del Paese dal programma nel 2020.

L’accordo è stato confermato da una dichiarazione congiunta del commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic e di Nick Thomas-Symonds, ministro per l’Ufficio di gabinetto britannico e responsabile dei rapporti con l’Ue. Secondo il testo, l’associazione del Regno Unito a Erasmus+ offrirà “opportunità significative nei settori dell’istruzione, della formazione, dello sport e della gioventù” per i cittadini di entrambe le parti, in particolare per le giovani generazioni. I termini finanziari dell’intesa, viene precisato, rappresentano “un equilibrio equo” tra i contributi del Regno Unito e i benefici del programma.
Il governo britannico ha fatto sapere che il contributo di Londra per l’anno accademico 2027/28 sarà pari a 570 milioni di sterline. Secondo le stime ufficiali, oltre 100.000 persone nel Regno Unito potrebbero beneficiare del programma già nel primo anno di rientro.
Von der Leyen: “Ulteriori passi in avanti”
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha salutato l’accordo come un segnale concreto di miglioramento delle relazioni post-Brexit.
Today, we make further steps in our renewed EU-UK strategic partnership.
We have concluded the negotiations for the UK’s association to Erasmus+ in 2027.
Bringing back Erasmus+ for our young people, opening the door to new shared experiences and lasting friendships.
And we… pic.twitter.com/3CTEG3CrSG
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) December 17, 2025
In un messaggio pubblicato sui social, ha parlato di “ulteriori passi avanti nel nostro rinnovato partenariato strategico“, sottolineando che il ritorno a Erasmus+ “apre la porta a nuove esperienze condivise e amicizie durature“.
Von der Leyen ha inoltre ricordato la conclusione dei colloqui esplorativi sulla possibile partecipazione del Regno Unito al mercato interno dell’elettricità dell’Ue.
La strategia del governo Starmer
Il Regno Unito aveva partecipato al programma Erasmus fin dalla sua nascita, nel 1987, per poi abbandonarlo cinque anni fa sotto il governo conservatore di Boris Johnson. All’epoca, Londra aveva giudicato il programma troppo costoso e sbilanciato: nell’ultimo anno di adesione, meno di 10.000 studenti britannici avevano studiato all’estero, a fronte di oltre 55.000 studenti europei accolti nelle università del Paese. In sostituzione era stato lanciato il programma nazionale Turing, che però non ha mai raggiunto risultati significativi e il cui futuro appare ora segnato dal ritorno nel sistema europeo.

Il rientro in Erasmus si inserisce nella strategia più ampia del governo laburista di Keir Starmer, che fin dal suo insediamento nel 2024 ha parlato di un “reset” delle relazioni con Bruxelles. Un riavvicinamento che, ha ribadito più volte l’esecutivo, non implica una revisione della Brexit né una nuova adesione all’Ue, al mercato unico o all’unione doganale.
La decisione è stata accolta con favore dalle università britanniche, dall’Unione degli studenti e da forze politiche filoeuropee come i Liberal Democratici, che la considerano un primo passo cruciale verso rapporti più stretti con l’Europa. Allo stesso tempo, Bruxelles ha sempre indicato il ritorno del Regno Unito in Erasmus+ come una condizione chiave per rafforzare i legami tra le due sponde della Manica.