RIPERCUSSIONI

Salvini: “Basta soldi per guerra persa”. Calenda: “Trump bullo e nostro Governo troppo timido”

Schlein attacca l'offensiva anti-Ue, Conte denuncia il fallimento della linea Meloni, Tajani ribadisce la fedeltà all’asse euro-atlantico

Salvini: “Basta soldi per guerra persa”. Calenda: “Trump bullo e nostro Governo troppo timido”

La politica italiana è scossa dal nuovo terremoto geopolitico provocato dalle dichiarazioni di Donald Trump sull’Ucraina e sull’Unione europea. L’effetto è quello di una deflagrazione che attraversa maggioranza e opposizioni, radicalizzando posizioni già distanti. Nel mirino, soprattutto, il sostegno militare a Kiev e il futuro del rapporto euro-atlantico.

Salvini: “Guerra già persa, non tolgo soldi alla sanità per continuare”

Il leader della Lega Matteo Salvini, ospite di “4 di sera” su Rete 4, ha definito la guerra in Ucraina “già persa“, attaccando duramente l’idea di continuare a finanziare gli aiuti a Kiev.

Noi non siamo in guerra contro la Russia. Prima ci si siede al tavolo e si trova un accordo, meglio è per tutti”, ha detto. “Questa guerra è già costata 300 miliardi di dollari; l’anno prossimo Trump ha già detto che non metterà più soldi e solo all’Europa costerebbe 140 miliardi di euro. Io non tolgo soldi alla sanità italiana per fare andare avanti una guerra che è persa“.

Il vicepremier ha poi difeso l’approccio del presidente americano:

“Trump ha suoi interessi, ma un accordo è possibile. C’è un piano: Zelensky e Putin si confrontino su confini e concessioni. La Russia sta avanzando mentre in Ucraina si arruolano giovani che poi scappano: questa è la realtà dei fatti”.

Calenda: “Trump è un bullo. Serve un leader che rimetta in riga Salvini”

Nel centro riformista, il giudizio è diametralmente opposto. Carlo Calenda ha criticato duramente sia Trump:

“Un leader di Governo che rimetta a posto questo bullo lo abbiamo? Perché la dignità nazionale ed europea va difesa. Un po’ di coraggio, cacchio”.

Il leader di Azione parla apertamente di “timidezza” dell’esecutivo nel reagire agli attacchi di Washington all’Europa.

Schlein: “Putin applaude la dottrina Trump: rischio per l’Europa”

Durissima la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che denuncia una convergenza pericolosa tra le posizioni di Trump, Putin e Musk.

“Non sorprende ma preoccupa molto il plauso di Putin alla ‘dottrina Trump’, che contiene un attacco senza precedenti all’Unione europea e minacce di interferenze politiche”, scrive su Facebook.

Schlein critica anche l’imprenditore americano:

Musk dice che l’UE va abolita e accosta la bandiera nazista a quella europea, che invece rappresenta il più grande esperimento di democrazia mondiale”.

Per la leader dem, la risposta deve essere una sola:

“O l’Europa fa un salto in avanti di integrazione politica, oppure rischia di essere schiacciata dalle grandi potenze. L’Europa sarà federale o non sarà“.

La segretaria attacca anche il governo Meloni:

“Non si può abbassare la testa davanti agli attacchi di Trump. La relazione transatlantica deve basarsi sul rispetto reciproco. Il governo italiano è tra i più ostili alle riforme europee e rischia di fare il gioco di chi vuole dividerci“.

Tajani: “Sostegno fermo a Kiev. Usa fondamentali per cessate il fuoco”

Di segno opposto la linea del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che difende posizione atlantica e supporto all’Ucraina.

Antonio Tajani

La posizione dell’Italia è chiara: sosteniamo l’Ucraina e una pace giusta e durevole“, ha spiegato. “Gli USA possono giocare un ruolo fondamentale per arrivare al cessate il fuoco. Poi saranno russi e ucraini a doversi accordare sui confini”.

Tajani rivendica la proposta dell’”articolo 5 bis“, concepita per garantire la sicurezza futura dell’Ucraina attraverso un impegno congiunto Italia-Stati Uniti.

Conte: “Fallita strategia Meloni. Guerra per procura e distruzione economica”

Dal Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte accusa il governo di aver inseguito un’illusione militare:

Giuseppe Conte

Dopo oltre 3 anni non sarebbe più onesto ammettere il fallimento della strategia Meloni? Tutte le persone di buon senso riconoscono quello che diciamo dall’inizio: bisognava negoziare subito, non lanciarsi in una guerra per procura”.

Conte denuncia “più morti, più distruzione e disastri economici” e sostiene che le condizioni per Kiev oggi siano peggiori proprio per l’escalation militare sostenuta dall’Europa.