Vicenda spinosa

Famiglia nel bosco, il Tribunale prende tempo: per ora niente ricongiungimento dei figli

Il Tribunale dei minorenni dell’Aquila ha deciso di prendersi del tempo prima di pronunciarsi. I figli restano nella casa-famiglia

Famiglia nel bosco, il Tribunale prende tempo: per ora niente ricongiungimento dei figli

Il Tribunale dei minorenni dell’Aquila ha deciso di prendersi del tempo prima di pronunciarsi sul caso della cosiddetta famiglia del bosco, la vicenda della coppia anglo-australiana e dei loro tre figli che vivevano in un’area boschiva dell’Abruzzo, nel territorio di Palmoli (Chieti).

A riferirlo è l’avvocato Marco Femminella al termine dell’udienza di comparizione, svoltasi nel capoluogo abruzzese. Il giudice non ha emesso una decisione immediata sulla richiesta di ricongiungimento urgente, presentata alla luce di nuovi elementi che, secondo la difesa, non erano stati valutati al momento dell’ordinanza che aveva disposto l’allontanamento dei minori.

I minori restano in casa-famiglia

I tre figli minorenni di Catherine e Nathan Trevallion Birmingham resteranno al momento nella casa-famiglia dove sono ospitati dal 20 novembre.

“Non possiamo prevedere le tempistiche”, ha dichiarato l’avvocata Danila Solinas, che assiste i genitori insieme al collega Femminella.

Durante le due ore di udienza, il collegio ha esaminato — su richiesta della difesa — i nuovi elementi utili a sostenere la domanda di ricongiungimento. La decisione del Tribunale è attesa nei prossimi giorni.

All’udienza non erano presenti i genitori, mentre per i minori hanno partecipato la curatrice speciale Marika Bolognese e la tutrice provvisoria Maria Luisa Palladino.

“Confronto costruttivo”: la posizione dei legali

I genitori stanno tentando di ottenere il rientro dei bambini dopo circa due settimane di separazione. In aula sono state presentate due relazioni ritenute di particolare rilevanza: quella della casa-famiglia e quella dei servizi sociali.

“L’udienza è stata caratterizzata da un confronto proficuo. I giudici si sono riservati la decisione, ma siamo fiduciosi dopo aver portato nuovi elementi all’attenzione del Tribunale”, ha spiegato l’avvocata Solinas.

I nuovi elementi valutati dal Tribunale

Tra gli aspetti che non erano stati considerati nell’ordinanza iniziale — e che ora sono stati presi in esame — figurano:

  • la preparazione scolastica della figlia maggiore, già in possesso della licenza media;
  • la disponibilità della coppia a trasferirsi temporaneamente in una casa colonica messa a disposizione per tre mesi, il tempo necessario a ristrutturare il casolare isolato in cui vivevano;
  • la relazione degli assistenti sociali, che descrive i bambini come in buona salute, socievoli e sereni, evidenziando anche il forte senso materno e la spiccata empatia della madre Catherine.

Dalle relazioni della casa-famiglia emerge inoltre che i ragazzi, dall’inizio della loro permanenza nella struttura, risultano tranquilli e mantengono un legame affettivo significativo con la madre, che incontrano di frequente.

Il ricorso in Corte d’Appello

Parallelamente, la coppia ha presentato ricorso contro la sospensione della potestà genitoriale. La decisione della Corte d’Appello dell’Aquila è attesa il 16 dicembre 2025.

La posizione del Tribunale dei minorenni

Il provvedimento di allontanamento del 20 novembre era stato firmato da Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, che nei giorni scorsi ha ricevuto il sostegno del Consiglio Superiore della Magistratura dopo le critiche rivolte alla decisione.

Nell’udienza di oggi è stato inoltre verificato l’impegno della coppia a garantire un ambiente domestico adeguato alle indicazioni del magistrato. Nonostante la disponibilità ad abitare temporaneamente nella casa colonica, non risulta ancora avviata la procedura comunale legata al progetto di ristrutturazione del casolare originario di Palmoli.