Vinto ricorso al Tribunale del Lavoro contro azienda che licenziò via email
Il giudice ha dato ragione al sindacato bocciando la procedura di licenziamento e ordinando di aprire un tavolo di negoziazione.
Dopo il grande scossone dello scorso 9 luglio, quando l'azienda Gkn aveva comunicato tramite mail il licenziamento di 442 dipendenti della sede di Campo Bisenzio a Firenze, oggi è arrivata la sentenza del Tribunale del Lavoro: la Fiom-Cgil vince il ricorso contro i licenziamenti Gkn. Il giudice ha dato ragione al Sindacato bocciando la procedura di licenziamento e ordinando di aprire un tavolo di negoziazione con le organizzazioni dei lavoratori. La Gkn ha tuttavia affermato che si riserverà di impugnare la sentenza.
Fiom-Cgil vince il ricorso contro l'azienda Gnk
"E' stato violato l'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori". Come raccontato da Prima Firenze, la Fiom-Cgil ha vinto il ricorso al Tribunale del Lavoro contro Gnk, l'azienda che aveva licenziato i suoi dipendenti via mail.
Il Tribunale ha revocato l'apertura dei licenziamenti collettivi per lo stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), accogliendo così il ricorso del sindacato, che aveva impugnato il procedimento avviato verso i 422 dipendenti licenziati dal gruppo.
"l Tribunale - si legge in un passaggio della provvedimento con cui sono stati revocati i licenziamenti collettivi - in parziale accoglimento del ricorso, accertata l'antisindacalità delle condotte" di Gkn nel licenziare 422 dipendenti via email. Il Tribunale, dunque, a Gkn di "revocare la lettera di apertura della procedura ex L.233/91" e di "porre in essere le procedure di consultazione e confronto dell'articolo 9 parte prima CCNL e dell'accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione".
442 dipendenti licenziati via mail
Era lo scorso 9 luglio 2021 quando la Gkn, azienda britannica, controllata dal fondo d’investimento Melrose, che si occupa della realizzazione di componenti destinate alle industrie del settore automobilistico e aerospaziale, aveva comunicato, tramite mail, il licenziamento di 442 dipendenti dello stabilimento di Campo Bisenzio, senza alcun confronto preventivo con il sindacato, un modus operandi previsto non solo dal contratto collettivo nazionale ma anche da uno specifico accordo del giugno 2020 tra le Rsu e l’azienda. L’intenzione di Gkn, stabilita in un consiglio d’amministrazione convocato il giorno precedente, era quella di delocalizzare la produzione di semiassi per i veicoli in Polonia.
LO STABILIMENTO DI CAMPO BISENZIO:
Questo è ciò che ha scritto il giudice del Lavoro di Firenze, Anita Maria Brigida Davia, nel decreto di revoca dei licenziamenti:
"Pur non essendo in discussione la discrezionalità dell'imprenditore rispetto alla decisione di cessare l'attività di impresa (espressione della libertà garantita dall'art. 41 Cost.), nondimeno la scelta imprenditoriale deve essere attuata con modalità rispettose dei principi di buona fede e correttezza contrattuale, nonché del ruolo e delle prerogative del sindacato".
"Gkn nel decidere l'immediata cessazione della produzione - si legge nel decreto - ha contestualmente deciso di rifiutare la prestazione lavorativa dei 422 dipendenti (il cui rapporto di lavoro prosegue per legge fino alla chiusura della procedura di licenziamento collettivo), senza addurre una specifica ragione che imponesse o comunque rendesse opportuno il suddetto rifiuto, il che sicuramente contrario a buona fede e rende plausibile la volontà di limitare l'attività del sindacato. Quanto al rispetto del ruolo del sindacato stesso - chiarisce il giudice - appare significativa la chiusura di 24 ore per 'par collettivo', concordata con motivazione rivelatasi successivamente pretestuosa e artatamente programmata per il giorno successivo a quello fissato per decidere la cessazione di attività, in modo da poter comunicare la suddetta cessazione ai lavoratori e al sindacato con lo stabilimento già chiuso".
Gkn si riserva di impugnare la sentenza
A seguito della sentenza la Gkn ha subito fermato la procedura dei licenziamenti. In una lettera ufficiale inviata ai ministeri di Lavoro e Sviluppo Economico, l'ad di Gkn Driveline scrive:
"In considerazione della condanna da parte del tribunale di Firenze revochiamo la procedura di licenziamento (senza che ciò possa considerarsi acquiescenza e con ogni più ampia riserva di impugnazione)".
Nelle prossime ore azienda e sindacati sono convocati al ministero dello Sviluppo Economico a Roma.