Il nuovo Global Cities Report di Kearney offre una fotografia dettagliata del ruolo strategico delle metropoli nella rete mondiale di capitali, competenze e innovazione. Il documento si divide in due parti: il Global Cities Index (GCI), dedicato alle performance attuali, e il Global Cities Outlook (GCO), che interpreta le prospettive di sviluppo dei prossimi anni.
Il Global Cities Index, una misura dell’impatto globale
L’edizione 2025 del GCI analizza 158 città, valutandole sulla base di cinque ambiti chiave: vitalità imprenditoriale, qualità del capitale umano, circolazione delle informazioni, vita culturale e peso politico. In vetta restano salde le stesse protagoniste degli ultimi anni: New York continua a guidare la classifica, seguita da Londra, Parigi, Tokyo e Singapore. Per l’Italia arrivano due conferme significative: Roma sale al 27° posto, recuperando quattro posizioni rispetto al 2024, mentre Milano si attesta al 30° posto. Pur scendendo di due gradini nell’ultimo anno, il capoluogo lombardo dal 2020 ha registrato un progresso complessivo di 18 posizioni.
Le prime 30 città del Global Cities Index
Top 30 GCI 2025: New York; Londra; Parigi; Tokyo; Singapore; Pechino; Hong Kong; Shanghai; Los Angeles; Chicago; Madrid; Seoul; Toronto; San Francisco; Washington D.C.; Melbourne; Bruxelles; Istanbul; Amsterdam; Sydney; Berlino; Barcellona; Dubai; Miami; Vienna; Boston; Roma; San Paolo; Montreal; Milano.
Le trasformazioni che stanno ridisegnando il panorama urbano
Nel report gli analisti spiegano che, pur in un quadro apparentemente stabile ai vertici, molte città stanno ricalibrando la propria posizione per effetto di dinamiche globali sempre più complesse. Kearney nota come le oscillazioni delle politiche commerciali, l’accelerazione dell’intelligenza artificiale e le tensioni geopolitiche stiano influenzando in maniera diretta la competitività. In particolare, l’area del capitale umano mostra segnali contrastanti: Europa, Nord America e America Latina registrano una lieve flessione, compensata però dagli investimenti crescenti in Africa e Medio Oriente. Il divario tra regioni evidenzia la necessità per molte città di diventare più attrattive per i lavoratori qualificati. Le zone coinvolte da conflitti subiscono invece un indebolimento strutturale. Mosca, San Pietroburgo, Kiev e Khartoum perdono terreno, soprattutto nelle dimensioni legate alla formazione e al mercato del lavoro. Le conseguenze, sottolinea il report, potrebbero ripercuotersi per intere generazioni.
Il Global Cities Outlook, lo sguardo sul futuro
Accanto al GCI, il Global Cities Report include il Global Cities Outlook, che interpreta la capacità delle città di costruire le basi del proprio sviluppo futuro. Il GCO analizza quattro aree – benessere, economia, innovazione e governance – attraverso 13 parametri che valutano inclusione, attrattività degli investimenti e qualità della vita. Anche in questa sezione Milano ottiene un risultato rilevante: si posiziona al 28° posto, recuperando ben 17 posizioni rispetto alla precedente edizione.
Le prime 30 città del Global Cities Outlook
: Monaco; Seoul; Singapore; San Francisco; Copenhagen; Tokyo; New York; Dublino; Helsinki; Zurigo; Francoforte; Düsseldorf; Londra; Ginevra; Parigi; Boston; Stoccolma; Phoenix; Lussemburgo; Montreal; Oslo; Amsterdam; Sydney; Toronto; Dubai; Taipei; Perth; Milano; Vancouver; Melbourne.
Strategie e ambizioni delle metropoli globali
Secondo Kearney, il GCO 2025 mostra come le città stiano rafforzando il proprio posizionamento internazionale con piani sempre più mirati. Le prime venti posizioni della classifica restano quasi immutate, ma sono soprattutto i centri collocati più in basso a distinguersi per la capacità di lanciare politiche aggressive e lungimiranti. Le strategie più comuni riguardano interventi infrastrutturali, apertura agli investitori stranieri e programmi orientati alla qualità della vita. Questa tendenza, osserva il report, rappresenta un segnale chiaro: le amministrazioni urbane si stanno muovendo con una determinazione crescente per ottenere visibilità, resilienza e un ruolo centrale nell’economia globale in continua evoluzione.