La Premier Giorgia Meloni è arrivata a Manama, capitale del Bahrein, dove in questi giorni parteciperà al 46° Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC). L’accoglienza, martedì 2 dicembre 2025, è stata affidata al Principe ereditario e Primo Ministro Salman bin Hamad Al-Khalifa, che ha ricevuto Meloni al suo arrivo nel Regno. Subito dopo, l’incontro con il Re Hamad bin Isa Al-Khalifa, nel prestigioso Sakhir Palace.
Un asse sempre più solido
L’appuntamento conferma la fase di forte intensificazione nei rapporti tra Italia e Bahrein. I due leader hanno ribadito l’obiettivo di dare continuità al percorso avviato lo scorso settembre con la firma del Memorandum sul Partenariato Strategico sugli Investimenti, che punta ad allargare la cooperazione economica, energetica e nel settore della difesa. Un rapporto cresciuto rapidamente: solo nel 2025 Meloni ha incontrato i vertici del Regno già quattro volte.
Al centro del colloquio anche gli scenari di politica internazionale, dalla stabilizzazione del Medio Oriente agli sforzi congiunti per una soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina.

L’occasione del Golfo per il Made in Italy
Per l’Italia, la partecipazione al summit del GCC rappresenta un passaggio strategico. L’area del Golfo, sempre più attenta ai prodotti e alle tecnologie italiane, è diventata negli ultimi anni uno dei mercati più dinamici per vari prodotti tra cui alcune eccellenze del nostro Paese:
- super yacht e cantieristica,
- moda e design,
- agroalimentare,
- meccanica e infrastrutture,
- energie rinnovabili.
La scelta del GCC di invitare Meloni – un onore finora concesso a pochissimi leader europei – evidenzia il ruolo crescente dell’Italia nel dialogo economico e geopolitico della regione.
IMEC, la nuova rotta dall’India al Mediterraneo passa anche dall’Italia
Da Manama, Meloni rilancerà inoltre l’impegno italiano nel progetto IMEC, il corridoio commerciale che collegherà l’India al Mediterraneo transitando proprio attraverso i Paesi del Golfo. Un’infrastruttura destinata a ridisegnare le rotte tra Asia ed Europa e che potrebbe trasformare i porti italiani dell’Adriatico, a partire da Trieste, in hub di riferimento.
Dialogo con l’Arabia Saudita e il dossier energetico
Sul fronte regionale, la Premier potrebbe incontrare anche il Principe saudita Mohammed bin Salman. L’Italia sta rafforzando i rapporti con Riyad, come dimostrano i recenti accordi economici da 10 miliardi di dollari e le trattative – anticipate da Bloomberg – sul possibile ingresso del fondo sovrano PIF nella divisione aerostrutture di Leonardo.
Gaza, mediazione araba e diplomazia europea
Il summit si svolge infine in un momento cruciale per il dossier mediorientale. I Paesi arabi moderati stanno giocando un ruolo chiave nel percorso diplomatico per Gaza, sostenuto dagli Stati Uniti. Meloni tornerà a sostenere la linea italiana della soluzione “due popoli, due Stati”, già ribadita a Roma nel recente incontro con Abu Mazen, atteso nuovamente a Palazzo Chigi il 12 dicembre.
Procaccini: “Meloni unica invitata, straordinaria rilevanza geopolitica”
A sottolineare l’importanza e la rilevanza dell’invito a Giorgia Meloni, unica leader straniera presente, è anche l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo ECR al Parlamento europeo.
“La presenza della Presidente Giorgia Meloni in Bahrein, unico leader esterno invitato al 46^ vertice degli Stati del Golfo Persico, rappresenta un passaggio di straordinaria rilevanza geopolitica e strategica. E’ significativo che, dopo quasi un decennio in cui nessun leader europeo aveva partecipato, sia proprio Giorgia Meloni a essere chiamata a rappresentare l’Europa in un contesto cruciale per gli equilibri politici ed energetici internazionali”.

“È un riconoscimento internazionale che conferma come l’Italia, grazie alla sua guida, sia tornata ad essere un attore credibile e autorevole sulla scena globale. Il frutto di un lavoro coerente e lungimirante avviato dalla Presidente Meloni sin dal 2023, attraverso una fitta rete di relazioni che ha rafforzato i rapporti con India, Emirati, Qatar, Arabia Saudita e, naturalmente, Bahrein.
Questa missione non è solo una pagina di prestigio diplomatico, è un investimento sul futuro dell’Italia, sulle nostre imprese, sulla nostra sicurezza e sulla nostra credibilità internazionale”.