Nel pomeriggio di lunedì 1° dicembre 2025, al Palazzo del Quirinale di Roma, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto i partecipanti al XXI Foro di Dialogo Italia-Spagna, alla presenza di rappresentanti dei governi dei due Paesi, della vicepresidente esecutiva della Commissione europea Teresa Ribera Rodríguez, dei coordinatori Enrico Letta e Josep Antoni Duran i Lleida e di una vasta delegazione di istituzioni, imprese, accademia e mondo culturale.
Nel suo indirizzo di saluto, Mattarella ha ribadito la solidità del rapporto bilaterale e la centralità dell’Europa come luogo in cui Italia e Spagna possono far sentire insieme la propria voce. Ma soprattutto, in un momento segnato da crescenti tensioni internazionali, il Capo dello Stato ha richiamato con forza il tema che più divide e preoccupa l’Unione: la mancata realizzazione della difesa comune europea.
Mattarella: “Settanta anni di ritardi sulla difesa comune europea”
Mattarella ha ricordato come il progetto di una difesa condivisa sia “ipotizzato da oltre settant’anni”, risalendo al Trattato di Parigi del 1952 e passando per le conclusioni del Consiglio Europeo di Helsinki del 1999, che prevedevano entro il 2003 la capacità degli Stati membri di “schierare forze militari fino a 50.000-60.000 uomini, capaci di svolgere l’insieme dei compiti di Petersberg”.
Un obiettivo rimasto sulla carta.
“La mancata realizzazione della difesa comune europea manifesta oggi tutte le drammatiche conseguenze dell’inazione nel processo di integrazione”, ha scandito il Presidente.
E il contesto geopolitico attuale rende il ritardo europeo ancora più evidente:
“Nel mutato quadro geopolitico, l’Unione sconta oggi un ritardo che impone urgenza e visione, anche per ridurre le attuali carenze strategiche”.
Un messaggio che arriva mentre si registra una crescente tensione tra Russia e NATO, scenario nel quale l’assenza di un vero pilastro europeo di sicurezza diventa, secondo Mattarella, ancora più preoccupante.
Italia e Spagna, “alleate naturali nell’alveo dell’Europa”
Il Presidente ha inserito il tema della difesa nel quadro più ampio della cooperazione bilaterale con Madrid:
“Da ventuno anni, il Foro testimonia uno stretto legame che si intende ulteriormente rafforzare”, ha detto Mattarella, definendo i due Paesi “alleate naturali di fronte alle grandi sfide geopolitiche, economiche, ambientali”.
Il legame fra le due nazioni, ha sottolineato, non è solo istituzionale:
“Un’amicizia salda, che si rafforza costantemente attraverso i rapporti tra le nostre società civili, intessuti dalle azioni dei governi, del mondo delle imprese, delle istituzioni scientifiche e culturali”.
La ricorrenza del 160º anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Spagna e la recente visita di Stato dei sovrani spagnoli costituiscono, per Mattarella, il simbolo di una collaborazione matura e sempre più necessaria.
“L’Europa è l’alveo naturale in cui far valere le nostre posizioni“.
Secondo il Capo dello Stato, il luogo naturale in cui far convergere la spinta comune dei due Paesi resta l’Unione Europea:
“L’alveo naturale e primario in cui operare, affinché le nostre posizioni esercitino influenza in sede internazionale, è rappresentato dall’Unione Europea”.
Da Bruxelles, ha insistito, Italia e Spagna possono avanzare proposte condivise su molteplici settori: dalla sicurezza alimentare alle politiche climatiche, passando all’architettura di sicurezza del continente e allo sviluppo comune, fino appunto alla difesa comune.
Chiudendo l’incontro, Mattarella ha ribadito il senso profondo del Foro e del ruolo dell’Europa in questa fase storica:
“In un momento storico caratterizzato da sfide globali sempre più complesse, in un panorama geopolitico sempre più competitivo, la collaborazione fra Spagna e Italia è decisiva per consentire all’Europa di svolgere un ruolo guida sulla scena internazionale”.