Le elezioni regionali in Veneto, Campania e Puglia, ma anche il caso Garofani, la situazione in Ucraina e il coinvolgimento del Garante della Privacy (e di Fratelli ‘Italia) nel caso Report sono i temi più rilevanti dell’agenda politica dell’ultimo mese. Ma hanno spostato gli equilibri tra i partiti? Secondo l’ultimo sondaggio redatto da Pagnoncelli sembrerebbe proprio di no. O quasi.
Sondaggio Pagnoncelli: FdI stabile, sale il Pd
Sul fronte politico italiano, le elezioni regionali recentemente concluse hanno confermato una sostanziale continuità nel governo. Sebbene non siano emersi cambiamenti drastici nell’orientamento elettorale, questi risultati hanno avuto il merito di riflettere la solidità delle coalizioni e l’efficacia delle strategie politiche in alcune regioni.
Fratelli d’Italia si conferma primo partito con il 28%, mantenendo la stessa percentuale dello scorso mese. Leggermente in calo Forza Italia, che scende al 8,6%, mentre la Lega guadagna terreno, arrivando all’8,9%, forse grazie al successo elettorale in Veneto spinto dalla candidatura di Luca Zaia, recordman di preferenze.

Nel centrosinistra, invece, il Partito Democratico cresce di 0,7 punti, attestandosi al 21,6%, un risultato positivo che sembra riflettere l’andamento delle elezioni regionali, in particolare in Puglia e Campania. Il Movimento 5 Stelle rimane stabile al 13,5% (una percentuale decisamente più alta rispetto ai risultati fatti segnare alle Regionali), così come Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) al 6,3%. Le formazioni minori, invece, registrano variazioni marginali.
I dati sull’apprezzamento del Governo e dei leader
A livello di apprezzamento del Governo, si segnala una lieve flessione. L’indice di gradimento dell’esecutivo scende di due punti, passando dal 42% al 40%, mentre quello della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, registra un calo simile, scendendo dal 44% al 42%.

Tra i leader politici, l’unico segno positivo è quello della segretaria del PD, Elly Schlein, che guadagna due punti, passando dal 23% al 25%, probabilmente a causa dei buoni risultati ottenuti alle recenti elezioni regionali.

Gli scenari futuri e la modifica della Legge elettorale
Le recenti elezioni regionali hanno dimostrato come le opposizioni unite possano risultare competitive, mettendo in discussione la solidità del governo centrale. L‘Istituto Cattaneo ha rivelato che nei collegi uninominali, tradizionalmente favorevoli al centrodestra, le opposizioni migliorerebbero sensibilmente le loro posizioni, sebbene resterebbero comunque sotto di circa una trentina di seggi.
In questo contesto, l’alleanza tra il Campo Largo e Azione, pur riluttante, potrebbe essere decisiva, permettendo al centrosinistra di superare il centrodestra di circa due punti.
Una situazione, comunque, che non garantirebbe una stabilità certa al prossimo Governo, qualunque esso sia. Per questo motivo Fratelli d’Italia all’indomani del voto delle Regionali, ha nuovamente puntato l’accento sulla necessità di una modifica alla legge elettorale.