È iniziato oggi, giovedì 27 novembre 2025, il primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV (immortalato alla partenza nella foto di copertina, crediti Vatican News), che lo porterà in Turchia e successivamente in Libano fino al 2 dicembre. Un pellegrinaggio significativo, segnato dall’anniversario dei 1700 anni del primo Concilio di Nicea e da momenti di dialogo ecumenico e interreligioso.

La partenza e il significato del viaggio
Il volo di Ita Airways con a bordo il Pontefice è decollato alle 7.58 dall’aeroporto di Fiumicino, dopo che il Papa aveva lasciato il Vaticano in auto alle 7. A bordo del velivolo è stata portata anche l’immagine di Maria, Madre del Buon Consiglio, custodita nel Santuario di Genazzano, che Papa Leone aveva visitato a sorpresa il 10 maggio 2025, pochi giorni dopo la sua elezione.
Papa Leone XIV è il quinto Pontefice a visitare la Turchia, viaggio che prosegue un desiderio espresso da papa Francesco, intenzionato a tornare nel Paese per celebrare il 1700° anniversario del Concilio di Nicea.
I telegrammi ai Paesi sorvolati
Come da tradizione, durante il volo il Papa ha inviato telegrammi ai capi di Stato dei Paesi sorvolati. Al presidente italiano Sergio Mattarella ha sottolineato il desiderio di incoraggiare “percorsi di pace e fraternità”. Mattarella, nel suo messaggio di risposta, ha evidenziato la necessità di “iniziative concrete” per la pace nel Mediterraneo, ringraziando il Papa per la sua testimonianza a favore del dialogo tra le fedi.

“Il pellegrinaggio all’antica Nicea, in occasione del millesettecentesimo anniversario del primo Concilio ecumenico della storia, e gli altri significativi incontri in programma suscitano sentimenti di speranza e di fiducia in tutti coloro che condividono l’impegno a favore del rispetto della dignità umana e del diritto fondamentale alla libertà religiosa. Su tali presupposti dell’ecumenismo e del dialogo tra le fedi trovano solide fondamenta anche le prospettive di una pacifica convivenza tra le genti“, si legge nel messaggio del presidente della Repubblica.
Benedizioni e auguri sono stati indirizzati anche a Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia e Bulgaria, con richieste di pace, unità e prosperità per i popoli.
Il programma e le tappe del viaggio in Turchia e Libano
L’arrivo ad Ankara è avvenuto nella mattina di giovedì 27 novembre 2025. Da lì inizierà una giornata fitta di appuntamenti ufficiali: la prima tappa sarà il Mausoleo di Atatürk, padre fondatore della Turchia moderna, dove il Papa deporrà una ghirlanda e sosterà in un momento di silenzio. Seguirà la visita alla Torre Misak-ı Millî, con la firma del Libro d’Onore. Nel pomeriggio, Papa Leone XIV sarà accolto al palazzo presidenziale da Recep Tayyip Erdogan, con un incontro privato e un successivo discorso pubblico alla Nation’s Library davanti alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico. Chiuderà la giornata un colloquio alla Presidenza degli Affari Religiosi, prima della partenza per Istanbul, dove arriverà in serata.

Il giorno seguente – venerdì 28 – sarà dedicato alla comunità cattolica locale: il Papa incontrerà vescovi, sacerdoti, consacrati e operatori pastorali alla Cattedrale dello Spirito Santo. Visiterà poi una casa di accoglienza per anziani e avrà un incontro con il rabbino capo della Turchia, in un gesto significativo di dialogo tra religioni. Nel pomeriggio si recherà a Iznik, l’antica Nicea, dove sono in corso gli scavi della basilica di San Neofito: qui si terrà il momento centrale del viaggio, la celebrazione ecumenica per i 1700 anni dal primo Concilio di Nicea, con la preghiera congiunta del Papa, del patriarca Bartolomeo e di numerosi rappresentanti delle Chiese cristiane.
Sabato 29 novembre sarà invece il giorno del rapporto tra Islam e cristianesimo. La mattina si aprirà con la visita alla Moschea Blu di Istanbul, mentre poco dopo il Pontefice si recherà alla chiesa ortodossa siriaca di Mor Ephrem per incontrare i capi delle comunità cristiane locali. Seguirà un momento di fraternità al Fanar, presso la chiesa patriarcale di San Giorgio, cuore del Patriarcato Ecumenico. Qui Leone XIV e il patriarca Bartolomeo firmeranno una dichiarazione congiunta. Nel pomeriggio, la Messa alla Volkswagen Arena riunirà circa quattromila fedeli.

Domenica 30 novembre sarà l’ultima giornata in Turchia: il Papa visiterà la cattedrale armena apostolica e parteciperà alla Divina Liturgia nella chiesa patriarcale di San Giorgio, prima del pranzo con il patriarca Bartolomeo e della partenza per Beirut, dove inizierà la seconda fase del viaggio.
In Libano, Leone XIV incontrerà le massime autorità dello Stato, piantando simbolicamente un “cedro dell’amicizia”, segno di pace e di ricostruzione per un Paese ancora provato da crisi e instabilità. Lunedì 1° dicembre farà visita al monastero di San Maroun ad Annaya, scendendo nella grotta dove è sepolto San Charbel, e si recherà poi al Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa. Nel pomeriggio incontrerà i giovani in Piazza dei Martiri e i patriarchi cattolici in Nunziatura. Infine, l’ultimo giorno – martedì 2 dicembre – sarà dedicato alla memoria e alla solidarietà: visita all’ospedale De La Croix e momento di preghiera silenziosa nel luogo della devastante esplosione del porto di Beirut del 2020. La Messa conclusiva al Beirut Waterfront segnerà la fine del viaggio, prima del rientro a Roma nel primo pomeriggio.