Tra diplomazia e guerra

Ucraina, per Trump la pace è vicina (e intanto Putin bombarda). Meloni: “Garanzie per Kiev”

Settimana prossima l'inviato Usa Witkoff al Cremlino da Putin. Nella notte pesanti attacchi su Zaporizhzhia e Kharkiv

Ucraina, per Trump la pace è vicina (e intanto Putin bombarda). Meloni: “Garanzie per Kiev”

Il conflitto in Ucraina entra in una fase decisiva sul fronte diplomatico e, contemporaneamente, registra nuove tensioni militari. Donald Trump ostenta fiducia dopo la redazione dei due piani – quello americano e quello europeo – ed è pronto a mandare i suoi emissari al Cremlino. Ma intanto Mosca continua a bombardare.

Trump: “Nessuna deadline per l’accordo ma stiamo facendo progressi”

Il presidente statunitense ha nuovamente chiarito che il piano iniziale in 28 punti per porre fine alla guerra non era una proposta rigida, bensì una mappa utile a impostare il negoziato.

Inoltre, ha affermato che “non esiste alcuna deadline per raggiungere un accordo” sul conflitto in Ucraina, sottolineando come però si stiano facendo progressi.

Witkoff a Mosca settimana prossima

Dopo aver incassato un “quasi sì” da Zelensky, ora bisogna convincere Putin. Trump ha anche dichiarato che i russi sono pronti a fare delle concessioni per arrivare alla conclusione del conflitto e ha annunciato che il suo inviato speciale, Steve Witkoff, incontrerà Vladimir Putin a Mosca la prossima settimana. Un elemento che conferma la volontà americana di accelerare i contatti diretti sul dossier ucraino.

A parlare con Kiev sarà invece il segretario dell’Esercito statunitense Dan Driscoll che già nelle scorse settimane aveva intrattenuto rapporti con l’Ucraina, avvisando di una sconfitta imminente e dei limiti dell’industria bellica Usa nel fornire gli avanzati sistemi d’arma e di difesa aerea necessari a proteggere le infrastrutture e la popolazione ucraina.

Dan Driscoll

Sul fronte della sicurezza, Trump ha inoltre ribadito che l’Europa sarà largamente coinvolta nelle garanzie da costruire per il post-guerra, a conferma di una dimensione transatlantica destinata a rimanere centrale.

Meloni: “Garanzie solide e coesione transatlantica”

Intanto, sulla questione è intervenuta anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni riaffermando la posizione italiana: sostegno convinto a un percorso negoziale realistico, senza concessioni di principio a Mosca.

Meloni – in videoconferenza con i Paesi Volonterosi – ha espresso apprezzamento per il processo avviato a Ginevra su impulso degli Stati Uniti e ha evidenziato l’importanza della coesione per una pace giusta e duratura in Ucraina. Un elemento politico chiave, volto a evitare divergenze tra Washington e le capitali europee.

Ucraina, passi verso la pace: si lavora sulle modifiche al Piano Usa. Meloni: "Ora cessate il fuoco da Mosca"
Giorgia Meloni

La premier ha inoltre ribadito la necessità di garanzie di sicurezza condivise tra Stati Uniti e Unione Europea, sottolineando come la Russia non abbia ancora dato segnali concreti di voler deporre le armi. Palazzo Chigi fa sapere che l’Italia auspica che Mosca “colga questa nuova occasione per contribuire costruttivamente alla pace”, altrimenti – è il sottinteso – il processo rischia di rivelarsi vano.

Zaporizhzhia: 18 feriti in un attacco notturno russo

Sul terreno, intanto, la guerra continua a produrre devastazione. A Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, un attacco notturno russo ha provocato 18 feriti: 12 donne e 6 uomini. Il governatore Ivan Fedorov ha riferito che sette edifici residenziali sono stati colpiti, oltre a un dormitorio, un negozio, una stazione di servizio e un’attività commerciale. Le squadre mediche sono intervenute immediatamente per prestare soccorso ai feriti.

Immagini dell’attacco a Zaporizhzhia

Kharkiv sotto attacco: esplosioni nella notte

Esplosioni sono state udite anche a Kharkiv, dove un attacco missilistico — presumibilmente con sistemi S-300 lanciati dall’oblast russo di Belgorod — ha colpito la periferia della città. Lo ha riferito il governatore Oleh Syniehubov, precisando che al momento non si registrano vittime, mentre le conseguenze dell’attacco sono ancora in fase di valutazione. Alcuni ordigni sono stati avvertiti anche all’interno dell’area urbana.

Scenario in evoluzione tra diplomazia e conflitto

Le dichiarazioni politiche e gli sviluppi militari delle ultime ore confermano che la guerra in Ucraina si trova in una fase di forte fluidità. Da un lato emergono nuovi canali negoziali, con un ruolo crescente di Stati Uniti ed Europa. Dall’altro, l’intensificarsi degli attacchi russi a Zaporizhzhia e Kharkiv ricorda quanto la situazione sul campo rimanga instabile.

Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se gli sforzi diplomatici — da Washington a Ginevra, passando per le capitali europee — riusciranno a trasformarsi in un percorso concreto verso una pace sostenibile e garantita.