Black Friday alle porte, Natale sempre più vicino e acquisti online destinati a impennarsi. Senza contare i saldi che arriveranno subito dopo le feste.
Ma insieme alle offerte lampo e ai carrelli pieni, cresce un’altra tendenza: quella dei problemi con resi e rimborsi, una delle aree più critiche del commercio digitale.
A lanciare l’allarme è CODICI Lombardia, che registra ogni anno – soprattutto tra novembre e gennaio – un picco di segnalazioni da parte dei consumatori: resi respinti, rimborsi che non arrivano, procedure poco trasparenti o addirittura inesistenti.
A fotografare la situazione, Davide Zanon segretario regionale di Codici Lombardia:

“La crescita dell’e-commerce porta opportunità, ma anche rischi che i consumatori non devono affrontare da soli. In particolare abbiamo osservato un incremento di problematiche su alcune piattaforme molto utilizzate nel periodo natalizio”.
Tra queste, Zalando spicca per numero di segnalazioni: utenti che si vedono respingere il reso per presunti “problemi di ricezione” o per verifiche interne poco chiare come evidenziato dal segretario dell’associazione in Lombardia:
“Motivazioni che non possono ricadere sul consumatore e che in numerosi casi abbiamo risolto ottenendo il rimborso dovuto”.
L’associazione ha messo sotto osservazione i comportamenti ricorrenti delle piattaforme e non esclude iniziative formali nei confronti di quelle che continuano a presentare criticità sistematiche:
“Conoscere le norme e usare gli strumenti giusti è essenziale, soprattutto in un periodo con volumi eccezionali come quello natalizio”.
E-commerce in Italia 2025: boom di acquisti, ma anche nuove vulnerabilità
Codici Lombardia ha raccolto una serie di dati che aiutano a fotografare lo scenario:
- 62 miliardi di euro: valore dell’e-commerce B2C italiano nel 2025 (+6% sul 2024).
- 40 miliardi: valore dei soli “prodotti” acquistati online, anch’essi in crescita del +6%.
- 91.000 aziende italiane dotate di un sito e-commerce (+3,4% in un anno).
- 35,2 milioni gli italiani che acquistano online nel 2025.
- 5,4% il tasso medio di reso in Italia (2023), che sale al 9,3% nell’abbigliamento e al 6,8% nell’elettronica.
- Stop alla piattaforma ODR europea per la risoluzione delle dispute online (chiusa il 20 luglio 2025).
- Il 68% dei consumatori europei dichiara fiducia negli acquisti online, ma persistono rischi di truffe e pratiche scorrette.
In altre parole: più acquisti, più resi, meno tutele immediate.
Come difendersi: le regole d’oro secondo Codici Lombardia
Per evitare brutte sorprese, Codici Lombardia invita dunque i consumatori a mettere in pratica alcune precauzioni semplici, ma decisive:
- Documentare ogni reso: foto e video del pacco, ricevuta del corriere, tracking fino alla consegna.
- Segnalare subito anomalie: ritardi, rimborsi mancati, modifiche sospette dello stato dell’ordine.
- Non accettare giustificazioni pretestuose: il consumatore non è responsabile di errori logistici o interni ai magazzini.
Il decalogo per gli acquisti “sicuri”
A queste indicazioni si aggiunge il Decalogo degli acquisti online sicuri, un vademecum pensato per aiutare gli utenti in un periodo in cui le truffe corrono veloci quasi quanto le offerte:
- Verificare l’affidabilità del sito (https, contatti reali, recensioni esterne).
- Leggere con attenzione le condizioni di vendita.
- Controllare politiche di reso e rimborso (il diritto di recesso è 14 giorni per legge).
- Usare solo metodi di pagamento sicuri.
- Confrontare i prezzi per evitare offerte “troppo belle per essere vere”.
- Valutare con discernimento le recensioni.
- Accertarsi della presenza della garanzia legale di due anni.
- Documentare ogni fase dell’acquisto e del reso.
- Prestare attenzione ai marketplace e ai venditori terzi.
- Riconoscere e diffidare dalle truffe più comuni.
Un inverno caldo per i consumatori
Con milioni di italiani pronti a caccia di sconti, a cavallo tra festività e saldi, Codici Lombardia accende dunque un faro su un aspetto spesso sottovalutato: il diritto a un reso semplice, rapido e trasparente.
E promette battaglia dove le piattaforme non rispettino quanto dovuto.
In attesa che allora le offerte del Black Friday si scatenino, un messaggio resta chiaro: comprare online può essere conveniente, ma solo se si conoscono i propri diritti.