Durante il comizio conclusivo della campagna elettorale del centrodestra in Veneto ( si vota il 23 e 24 novembre), tenutosi al Gran Teatro Geox di Padova, sono saliti sul palco per sostenere il candidato presidente Alberto Stefani, la premier Giorgia Meloni, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e i leader nazionali dei partiti della coalizione: Matteo Salvini (Lega), Antonio Tajani (Forza Italia), Antonio De Poli (Udc) e Maurizio Lupi (Noi Moderati).
Nella struttura, gremita da circa 3.000 persone, il vicepremier Salvini ha attirato l’attenzione con una battuta destinata a far discutere.
Salvini: “Quante case hai occupato? Quindici? Bene, capolista”
Richiamando episodi recenti legati all’occupazione abusiva in Veneto, Salvini ha attaccato la sinistra e in maniera nemmeno troppo velata – pur non facendo nomi ma indicando il ruolo – in particolare Ilaria Salis, contro la quale si era già scagliato in passato sul tema:
“Mestre, poco tempo fa, finalmente grazie a un’altra legge del governo e voluta dalla Lega, una casa occupata abusivamente da uno straniero è stata immediatamente sgomberata, la proprietà è salva. Fuori gli occupanti di professione. Speriamo che la sinistra non candidi anche questo al Parlamento europeo. Ormai hanno un curriculum di formato europeo: quante case hai occupato? Quindici? Candidato!”.

Salvini: “Obiettivo: non vincere, ma stravincere in Veneto”
Nel suo intervento al comizio conclusivo Salvini ha poi motivato i candidati della coalizione:
“Ho fatto tante campagne elettorali con le preferenze. Lo dico ai candidati: questi sono i giorni più importanti. L’obiettivo, lo dico con sobrietà e scaramanzia, non è vincere, ma stravincere in Veneto”.

Ha poi definito “storico” il giorno del comizio, legandolo alla firma della pre-intesa per l’autonomia regionale:
“La firma per l’intesa per l’autonomia è un passaggio storico di libertà, modernità, progresso e innovazione: grazie ai due milioni di Veneti che ci hanno permesso di arrivare fino a qua”.
Attacco alla Cgil: “È contro i lavoratori”
Salvini ha poi rivolto un duro attacco anche ai sindacati:
“La Cgil è il primo ostacolo allo sviluppo e alla crescita del lavoro in Italia”.
Riferendosi al segretario Maurizio Landini ha aggiunto:
“Landini organizza scioperi per professione, o il venerdì o il lunedì, fra martedì e giovedì non li fa comunque”.
Il leader della Lega ha quindi citato il rinnovo del contratto dei ferrovieri siglato oggi:

“Indovina indovinello qual è l’unico sindacato che non ha firmato? La Cgil. Un sindacato che dice no a un rinnovo da 500 euro e 6.500 euro di arretrati in busta paga non è per i lavoratori, ma contro i lavoratori e le aziende venete e italiane”.
La chiusura di Salvini: “Siamo compatti”
La chiusura del comizio è stata all’insegna dell’unità della coalizione:
“Siamo forti, uniti e compatti a livello nazionale, regionale e locale”.
Con questo evento conclusivo, il centrodestra punta a trasformare il voto regionale del 23 e 24 novembre in un risultato “storico”, con Alberto Stefani candidato alla presidenza del Veneto.