Tra Palazzo Chigi e il Quirinale cresce l’allarme per le mosse di Vladimir Putin e per “l’accanimento della Russia nel perseguire, a ogni costo, i propri obiettivi di annessione territoriale“.
L’Italia non intende lasciare sola Kiev. Il Consiglio supremo di Difesa, presieduto dal presidente Sergio Mattarella, ha confermato il “pieno sostegno all’Ucraina nella difesa della sua libertà“.
Tema centrale del Consiglio di Difesa
La riunione, durata diverse ore nella Sala degli Arazzi del Quirinale, ha riunito la premier Giorgia Meloni, diversi ministri chiave del governo e i vertici delle Forze Armate. Il tema ucraino è stato centrale, soprattutto alla luce delle nuove strategie militari della Russia. L’uso massiccio dei droni da parte dell’esercito di Putin – spesso con incursioni nello spazio aereo della NATO e dell’Unione Europea – viene considerato una minaccia diretta alla sicurezza continentale.

Secondo il Consiglio, queste tecnologie impongono all’Europa un urgente salto in avanti sul piano difensivo attraverso progetti d’innovazione come quelli previsti nel Libro Bianco per la Difesa 2030. Da qui la conferma del dodicesimo pacchetto di aiuti militari italiani a Kiev e la partecipazione alle iniziative di Bruxelles e della NATO non solo in ambito operativo, ma anche nella futura ricostruzione dell’Ucraina.
Minacce ibride e sicurezza digitale
Il Consiglio ha denunciato il crescente rischio delle cosiddette “minacce ibride“. Oltre ai droni, la Russia e altri attori stranieri ostili utilizzerebbero cyberattacchi, interferenze cognitive e manipolazione digitale per colpire i processi democratici e minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. L’uso malevolo dell’intelligenza artificiale e lo sfruttamento delle piattaforme online vengono ritenuti fattori destabilizzanti, su cui mantenere “una vigilanza alta e costante“.

Lo scenario geopolitico impone dunque all’Italia e all’Europa di proteggere le infrastrutture critiche, i sistemi sanitari e finanziari, le reti logistiche e persino le dimensioni emergenti dello spazio e del dominio subacqueo.
Il Mediterraneo e il Medio Oriente
Le preoccupazioni non riguardano solo l’Est. Il Consiglio segnala la presenza crescente di attori ostili nel Mediterraneo, avvertendo che anche la NATO deve mantenere alta l’attenzione sul fronte sud.
Sul piano mediorientale, la tragedia di Gaza e il riaffiorare dell’antisemitismo sono stati giudicati allarmanti. L’Italia ha confermato la sua partecipazione agli sforzi umanitari e ha annunciato un contributo aggiuntivo: l’addestramento della polizia palestinese, in collaborazione con Ue e partner internazionali.

Il Quirinale ribadisce inoltre che una pace duratura in Medio Oriente è possibile solo con la realizzazione della soluzione “due popoli, due Stati”.
L’Italia tra Balcani e Libano
Roma resta impegnata anche nella stabilizzazione dei Balcani, dove permangono tensioni bilaterali potenzialmente pericolose.
Nel Sud del Libano invece preoccupano gli attacchi giudicati “inaccettabili” da parte israeliana contro il contingente UNIFIL, attualmente a guida italiana. Se la missione ONU dovesse chiudersi, è ritenuto indispensabile garantire la sicurezza della Linea Blu e il rafforzamento delle forze armate libanesi.
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