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Fichi, banane, ostriche: i manifesti di "Sex Education" fanno scandalo in metro

Il lancio - volutamente provocatorio - della terza stagione della serie tv Netflix fa indignare Fratelli d'Italia e ProVita, che danno la colpa al sindaco Sala.

Fichi, banane, ostriche: i manifesti di "Sex Education" fanno scandalo in metro
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La serie Netflix "Sex Education" è stata negli scorsi anni un grande successo, e la nuova stagione è molto attesa. E a Milano è diventata anche parte della campagna elettorale per le Amministrative del 3 e 4 ottobreMerito (o colpa, a seconda dei punti di vista) dei cartelloni promozionali affissi nelle stazioni della metropolitana, che ritraggono - tra le altre cose - una banana, un fico, una ciliegia. Tutti soggetti che volutamente ricordano le forme di genitali maschili e femminili e che hanno però turbato la candidata di Fratelli d'Italia Barbara Mazzali.

"Sex Education": i cartelloni con la frutta "sessuale" in metropolitana a Milano

Il fico, l'ostrica, l'orchidea da che mondo è mondo stimolano l'immaginario per via d'evidenti analogie.  Le immagini - scelte evidentemente proprio per l'ambiguità su cui giocano - sono accompagnate dal messaggio: "Se la vediamo in forme diverse, è perché non ce n’è una sola. Ognuna è perfetta. Anche la tua".

Tale frase, ogni volta, ricorre accanto a vari frutti che alludono alle forme delle parti intime maschili e femminili.

Il messaggio che "scandalizza"

Gli appassionati della serie avranno probabilmente apprezzato, chi non la conosce magari non ci ha fatto neppure troppo caso. Di sicuro i cartelloni non sono piaciuti alla consigliera regionale e candidata al Comune di Milano Barbara Mazzali (Fratelli d'Italia), che - insieme all'associazione ProVita & Famiglia - ha colto l'occasione per criticare l'Amministrazione comunale in carica, che punterà alla riconferma del primo cittadino in carica Beppe Sala.

 “Foto e scritte con chiare allusioni falliche e vaginali nella metropolitana di Milano. Per l’Amministrazione Sala è normale tutto questo? E’ accettabile che simili poster siano sotto gli occhi di tutti, bambini e ragazzini compresi? L’educazione sessuale deve essere in capo alla famiglia. La ipersessualizzazione non è educativa ma crea confusione nei giovanissimi. Poi va a finire che, con questi tipi di educazione, le malattie sessualmente trasmissibili in Europa sono in aumento e, per di più, concentrate proprio in questi Paesi che su questo tipo di educazione sessuale hanno puntato di più. Il che dovrebbe sollevare qualche allarme o almeno qualche riflessione. L’Amministrazione Sala non controlla i manifesti che vengono affissi? E, se sì, li trova adatti a un pubblico anche di bambini? Questa non è la Milano che vogliamo”.

"Sex Education", la trama

La serie, ambientata nel Regno Unito, è formata da tre stagioni (sinora) da otto episodi ciascuna. A breve la terza arriverà in Italia. Il protagonista è  Otis Milburn, un comune adolescente britannico, figlio di Jean, una scrittrice nonché terapista sessuale di fama nazionale. La sua vita è stata sempre invasa dal lavoro della madre, tanto da renderlo un ragazzo particolarmente sensibile ai problemi altrui, specialmente se di natura sessuale. Frequenta l'Istituto Moordale insieme al suo migliore amico Eric. Un giorno si ritrova a parlare con Adam, un compagno di scuola bullo nonché figlio del preside con problemi eiaculatori il quale, grazie ai consigli di Otis, riesce ad avere un rapporto completo con la sua ragazza, Aimee.

In seguito a ciò Maeve, un'amica di Aimee, comprende le abilità terapeutiche di Otis e gli propone di diventare il "terapista sessuale" degli studenti della Moordale, previo pagamento. Così comincia l'avventura da sessuologo di Otis.

 

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