"Regola dell'arresto ottimale"

Qual è l'età perfetta per sposarsi? Lo spiega una ricerca scientifica

Secondo gli scienziati dopo aver sondato il 37% dei potenziali mariti o mogli si avrebbe un quadro sufficientemente dettagliato per fare una scelta assennata.

Qual è l'età perfetta per sposarsi? Lo spiega una ricerca scientifica
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Si chiama "Regola dell'arresto ottimale" e tenta di diradare i dubbi insonni degli eterni romantici "E se la mia anima gemella fosse ancora là fuori ad attendermi e io mi stia accontentando?". Difficile stabilire cosa sia l'amore, perché si tratta di una percezione estremamente soggettiva, esiste però - secondo una coppia di scienziati australiani - la facoltà di analizzare tutta una serie di fattori esterni capaci di suggerire a quale età fermarsi e investire per tutta la vita. Secondo il risultato di questa ricerca scientifica l'età ideale per sposarsi è 26 anni.

L'età perfetta per sposarsi

Un'indicazione che pare anacronistica considerando che a 26 anni una larghissima fetta di giovani - in molti Paesi come l'Italia - vive ancora a casa con mammà e conta di laurearsi "non troppo fuoricorso".

Il teorema degli scienziati australiani - Tom Grifiths e Brian Christian - è frutto di una formula nota come optimal stopping rule ("regola dell'arresto ottimale"), utilizzata nel campo della finanza per stabilire il momento giusto in cui investire massimizzando i profitti e minimizzando i costi.

Lo scopo della ricerca è nobile: applicare regole matematiche per comprendere con esattezza quando fare il "grande passo" riducendo il numero dei divorzi. Nella pratica, trattandosi di affari di cuore, non è detto che un algoritmo, per quanto saldo e funzionale in diversi ambiti, possa essere altrettanto efficiente.

La regola del 37%

I ricercatori hanno effettuato un calcolo delle probabilità basato su molti parametri, tra cui l'età in cui il matrimonio è considerato una "possibilità" e quella in cui inizia a essere una "necessità". L'algoritmo si basa sulla regola del 37% ovvero sondare i vari candidati, passarli in rassegna a turno e decidere di volta in volta chi è il migliore. Questa risulta essere una buona strategia in quanto non ci si accasa immediatamente con il primo che capita ma potrebbe anche essere controproducente in quanto non è detto che una persona ritorni una volta rifiutata. Secondo gli scienziati dopo aver sondato il 37% dei potenziali mariti o mogli si avrebbe un quadro sufficientemente dettagliato per fare una scelta assennata, avvertendo anche: più si invecchia e più sarà scarsa l'offerta. Giusto per non mettere ansia ai trentenni single...

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