ATTACCO AEREO

Gaza, tre palestinesi uccisi a Khan Yunis. Riprendono le ricerche sugli ostaggi

Un altro giovane palestinese è stato ucciso in Cisgiordania. L’Unrwa accusa Israele di violare il diritto internazionale

Gaza, tre palestinesi uccisi a Khan Yunis. Riprendono le ricerche sugli ostaggi

La fragile tregua nella Striscia di Gaza subisce nuovi scossoni. L’agenzia palestinese Wafa riferisce che tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano sulla zona orientale di Khan Yunis, nel sud dell’enclave, definito dalle autorità palestinesi come una violazione dell’accordo di cessate il fuoco. Le vittime sono state trasferite al complesso medico Nasser.

Cisgiordania: un giovane palestinese ucciso a Nablus

Parallelamente, secondo Al Jazeera, l’esercito israeliano ha condotto nuovi raid aerei sia a est di Khan Yunis sia nel quartiere di Zeitun a Gaza City. Elicotteri da combattimento hanno colpito anche le aree settentrionali di Rafah, vicino alla cosiddetta “linea gialla”, che delinea le zone sotto controllo israeliano.

L’esercito israeliano ha effettuato anche nuove demolizioni di edifici nella parte settentrionale di Rafah, accompagnate – secondo Wafa – da intensi colpi d’arma da fuoco provenienti da elicotteri da combattimento. La situazione degli sfollati, già critica, peggiora con l’arrivo dell’inverno: centinaia di migliaia di persone vivono vicino alla linea del fronte, in condizioni di estrema precarietà e senza accesso sufficiente a cibo e beni essenziali.

La tensione resta alta anche in Cisgiordania. Al Jazeera riporta che un giovane palestinese, Hassan Sharkasi, è stato ucciso da un proiettile sparato dalle forze israeliane durante un raid nel campo profughi di Old Askar, vicino a Nablus. La Mezzaluna Rossa palestinese denuncia l’uso di proiettili veri e granate stordenti durante l’operazione.

Intanto, dopo giorni di pausa dovuti al maltempo, sono riprese a Gaza City le ricerche dei corpi di ostaggi israeliani morti, condotte dalla Croce Rossa e dalle Brigate Ezzedin al-Qassam di Hamas, nella zona di Zeitun. Secondo la televisione israeliana Kan, alle famiglie degli ostaggi è stato comunicato che il maltempo aveva impedito le operazioni nelle ultime 48 ore.

L’Unrwa accusa Israele di violare il diritto internazionale

In un’intervista da Bruxelles, Natalie Boucly, vicecommissario generale dell’Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente), ha denunciato che Israele continua a imporre restrizioni ai flussi di aiuti verso Gaza, aggravando la crisi alimentare e delle forniture essenziali.

La dirigente ha affermato che l’agenzia Onu dispone di scorte sufficienti per riempire circa 6.000 camion, ma la maggior parte rimane bloccata in Giordania ed Egitto. Secondo le sue stime, solo la metà – se non meno – dei 500-600 camion necessari entra quotidianamente nella Striscia.

Boucly ha accusato Israele, in quanto potenza occupante, di non rispettare il diritto internazionale umanitario, citando la Quarta Convenzione di Ginevra e un recente parere consultivo della Corte internazionale di giustizia.